
Le Gallerie Nazionali di Arte Antica, nella sede di Palazzo Barberini, presentano un focus espositivo dedicato al paesaggio attraverso una selezione di capolavori solitamente non visibili al pubblico.
I dipinti in mostra nella Sala dei Paesaggi, un tempo sala da pranzo privata al piano nobile del maestoso edificio, provengono dai depositi e dalla quadreria, il Museo Laboratorio che accoglie le opere riservate a progetti di ricerca e didattica.
Curata da Luigi Gallo con Paola Nicita e Yuri Primarosa, Di natura e d’invenzione. Paesaggi, Vedute e Capricci dai depositi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica crea un racconto onirico e preromantico di Roma e della sua campagna in quattordici tele di grandi maestri dell’arte che, raffigurando vari paesaggi, documentano la nascita di una nuova relazione tra uomo e natura e un nuovo impulso nella pittura di genere tra il Seicento e il Settecento e, grazie al legame tra artisti e scienziati, un nuovo modo di interpretare il paesaggio.
Esposti le incantevoli opere di Nicolas Poussin, del Maestro della betulla Gaspard Dughet, il mito e il sacro del fiammingo Jan Frans van Bloemen, detto l’Orizzonte, la rappresentazione di un luogo reale di Pietro da Cortona, il paesaggismo analitico illuminista di Jacob Philipp Hackert e il fantasioso connubio di capricci architettonici e sfondi idilliaci di Andrea Locatelli, Giovanni Paolo Pannini, François Boucher, Jean-Honoré Fragonard e Hubert Robert, che offrono una meravigliosa visione di infinita primavera.
Foto: Jan Frans Van Bloemen detto Orizzonte (Anversa, 1662 - Roma, 1749) e Placido Costanzi (Roma, 1702-1759), Paesaggio con figure (Il mattino), 1720-1730, olio su tela, 100 x 137 cm, Courtesy foto: Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Informazioni
Dal 19 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024
Mostra allestita nella Sala paesaggi del museo
