Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo ospita una suggestiva mostra dedicata alla Giustizia a Roma tra il XV e il XIX secolo e al luogo simbolo dei processi, delle punizioni e delle condanne a morte di quei tempi.
Grandiosa costruzione eretta da Adriano, prima Mausoleo dell’imperatore, poi fortezza, rifugio e residenza dei papi, divenne prigione a partire dal Trecento. Nelle sue temibili celle e nei suoi spazi, cospiratori, forestieri, assassini, patrioti e personaggi divenuti leggendari, tra cui la giovane nobile romana Beatrice Cenci, il filosofo Giordano Bruno, l’artista Benvenuto Cellini, l’esoterista Borri, l’enigmatico Conte di Cagliostro, hanno vissuto, sofferto o perso la vita.
Il percorso espositivo, curato da Mariastella Margozzi con la collaborazione di Vincenzo Lemmo, Michele Occhioni e Laura Salerno, rievoca in cinque sezioni la storia del Castello e le atmosfere di allora, attraverso le vicende di coloro che vissero l’esperienza del giudizio e delle pene nella Città Eterna. Tra questi, Beatrice Cenci e la sua famiglia, accusata di parricidio e giustiziata alla fine del ’500, il negromante, medico e ciarlatano Conte di Cagliostro, i carbonari, i garibaldini e il temuto boia dello Stato Pontificio Mastro Titta, le cui “imprese” furono raccontate dal celebre poeta romanesco Giuseppe Gioachino Belli.
In mostra, dipinti, sculture, disegni e incisioni, importanti documenti di processi famosi, memorie di alcuni protagonisti, oggetti, testi originali, poesie e altre curiosità. Esposte anche le sedici tavole delle Carceri d’Invenzione di Giovanni Battista Piranesi, che ripercorrono le suggestioni del Castello: la Sala della Giustizia, la Piazza delle Fucilazioni, davanti alla Cappella dei Condannati, altri luoghi della città, come piazza di Ponte, dove avevano luogo le impiccagioni e le decapitazioni, e le prigioni, che insieme alla Terrazza dell’Angelo, sono lo sfondo del terzo e ultimo atto della celebre Tosca di Giacomo Puccini.
Foto: Amos Cassioli (Asciano, 1832 – Firenze, 1891, Benvenuto Cellini presenta il bozzetto del Perseo a Cosimo I de’ Medici, duca di Toscana, 1876 ca. Olio su tela/Oil on canvas, Siena, Collezione Roberto Bianchi
Informazioni
Dal 20 giugno al 1 ottobre 2023
Dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30).
Chiuso il lunedì (salvo aperture straordinarie disposte dal Ministero della Cultura)
Per gli aggiornamenti e le modalità di visita consultare il > www.gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-santangelo.