Una video-proiezione immersiva che ci trasporta indietro nel tempo, facendoci rivivere una fase lunga, complessa e decisiva della storia romana, durata approssimativamente dal VI alla fine del I secolo a.C. Sono in secoli in cui Roma, allora governata da un’oligarchia repubblicana, si trasformò da una piccola città nella capitale di un vasto Stato, prima arrivando a controllare l’Italia e poi espandendo la propria egemonia sul Mediterraneo e governando popoli e civiltà differenti.
Il progetto multimediale, ideato e curato dalla Sovrintendenza Capitolina, è parte integrante della mostra “La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia” ospitata fino al 24 settembre ai Musei Capitolini, che espone principalmente le collezioni di proprietà comunale conservate nei magazzini e nei musei della Sovrintendenza, con circa 1.800 opere quasi tutte visibili al pubblico per la prima volta.
Nella Sala Multimediale di Palazzo Caffarelli, al principio del percorso espositivo, la proiezione si articola su due piani: il primo di fronte al visitatore, su una parete semicircolare che quasi lo avvolge, e il secondo ai suoi piedi, creando un ambiente semi immersivo. Le cartografie tematiche proiettate a terra ci permettono di ripercorrere le tappe dell’espansione di Roma, mentre sulla parete frontale sono rappresentati gli episodi salienti, i luoghi e i protagonisti della storia. Il racconto prende corpo grazie all’ausilio di videoproiezioni, grafica e riproduzioni, con effetto olografico, di alcuni dei reperti in mostra, di grafici e di linee del tempo animate, il tutto accompagnato da un supporto audio.
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