Giorgio Agamben. Un ricordo di Stefano Scodanibbio. Stefano Scodanibbio
Voyage That Never Ends (1979/1997)
Voyage started
Voyage interrupted
Voyage continued
Voyage resumed
Durata c.a. 45’
Giacomo Piermatti - contrabbasso
“Anticipazione e prima stesura di quello che sarà, forse, un giorno, il (mio) romanzo del contrabbasso, Voyage That Never Ends raccoglie, modifica e amplia alcuni dei miei precenti lavori in una prospettiva nuova di concerto globale. (…)
La composizione è divisa chiaramente in quattro sezioni, anche se la terza e la quarta si susseguono senza soluzione di continuità. Il titolo fa riferimento ad un progetto letterario, incompiuto, di Malcolm Lowry, mentre i nomi delle sezioni sono ispirati agli Incidents of Travel in Yucatan dell'esploratore inglese John L. Stephens.” (Stefano Scodanibbio)
Stefano Scodanibbio è stato contrabbassista e compositore (Macerata, Italia, 18.6.1956 / Cuernavaca, Mexico, 8.01.2012).
Ha studiato contrabbasso con Fernando Grillo, composizione con Fausto Razzi e Salvatore Sciarrino, musica elettronica con Walter Branchi, storia della musica con Michelangelo Zurletti.
Il suo nome è legato alla rinascita del contrabbasso negli anni '80 e '90, ha infatti suonato nei maggiori festival di musica contemporanea numerosi pezzi scritti appositamente per lui da compositori quali Bussotti, Donatoni, Estrada, Ferneyhough,Frith, Globokar, Sciarrino e Xenakis. Ha, inoltre, collaborato a lungo con Luigi Nono ("arco mobile à la Stefano Scodanibbio" è scritto nella partitura del Prometeo) e Giacinto Scelsi.
Di particolare rilievo le sue collaborazioni con Terry Riley e con Edoardo Sanguineti.
John Cage, in una delle sue ultime interviste, ha detto di lui: "Stefano Scodanibbio è stupefacente.
Non ho mai sentito qualcuno suonare il contrabbasso meglio di Scodanibbio.Sono rimasto letteralmente stupefatto. E penso che chiunque lo abbia sentito sia rimasto stupefatto".
Ha composto più di 50 lavori principalmente per strumenti ad arco, tuttavia, la sua opera di compositore ruota principalmente intorno al contrabbasso. Come scrive nelle note di copertina del cd Geografia amorosa, Scodanibbio intende la propria musica come “un'espressione del desiderio di aiutare lo strumento a trovare finalmente la propria voce, dopo aver conosciuto solo il balbettio di voci inappropriate o le sadiche violenze della cosiddetta avanguardia”.
Come scrive la compositrice Ana Lara “Gran parte del pensiero di Scodanibbio ha a che vedere con l'utopia e con il doppio gioco di una scrittura molto meticolosa combinata con la grande libertà dell'improvvisazione”.
Nel giugno 2004 ha eseguito la prima esecuzione della Sequenza XIVb di Luciano Berio, una propria versione per contrabbasso dall'originale Sequenza XIV per violoncello.
È stato attivo nella Danza e nel Teatro ha lavorato con coreografi e danzatori come Virgilio Sieni, Hervé Diasnas e Patricia Kuypers e con il regista Rodrigo García,
Il suo lavoro di Teatro Musicale Il cielo sulla terra, con le scene di Gianni Dessì e la drammaturgia di Giorgio Agamben, è stata eseguito a Stoccarda nel giugno 2006.
Ha registrato per Montaigne Auvidis, col legno, Mode, New Albion, Dischi di Angelica, Ricordi, Stradivarius, Wergo.
Nel 1983 ha fondato e da allora diretto la Rassegna di Nuova Musica di Macerata.