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Chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

Chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

Risalente al V sec. d.C., la Chiesa di Santo Stefano Rotondo rappresenta la più antica chiesa a pianta circolare di Roma.

È preceduta da un portico a cinque arcate, su alte colonne antiche di granito con capitelli corinzi. In origine, era costituita da un ambiente circolare, circoscritto da due ambulacri concentrici, formati da due giri di colonne: l'ambulacro esterno era intersecato dai quattro bracci di una croce greca, alle cui estremità si trovavano quattro cappelle.

La chiesa si trova all'interno di un giardino e vi si accede sotto una delle volte del prolungamento di Nerone dell'acquedotto Claudio, che è cinta da mura romane.

Nel XII secolo, Papa Innocenzo II ordinò di aggiungere il portico di ingresso e le tre grandiose arcate trasversali dell'area interna, utilizzando due altissime colonne di granito, allo scopo di sostenere la copertura pericolante.

Nel 1453, Papa Nicolò V fece ristrutturare la chiesa riducendone il diametro.

Il maestoso interno è costituito da un anello di ventidue colonne marmoree pregiate che separano un'ampia zona centrale, creando due camminamenti circolari attorno all'altare maggiore al centro della chiesa. In origine vi era un terzo deambulatorio concentrico con divisione interna cruciforme smantellato durante i restauri quattrocenteschi.

La balaustra a otto lati è decorata con dipinti raffiguranti episodi della vita di Santo Stefano di Antonio Tempesta (1580). Un'altra caratteristica degna di nota di questa chiesa è il Martirologio, il Ciclo del Martirio, una serie di trentaquattro affreschi lungo la parete periferica della chiesa, eseguiti dal Pomarancio e Matteo da Siena (1582). La prima cappella a sinistra, dedicata ai SS. Primo e Feliciano, contiene alcuni mosaici bizantini del VII secolo d.C. raffiguranti Cristo su croce gemmata non crocifisso, secondo un antico schema iconografico tra i Santi Primo e Feliciano. Sull'estremità superiore di una croce brillantemente decorata compare una piccola testa di Cristo. Le pareti della cappella sono ricoperte da affreschi di Antonio Tempesta (1568).

Durante i lavori di restauro, iniziati a metà degli anni novanta, nei sotterranei della chiesa vennero alla luce i resti dei Castra Peregrinorum, ovvero la caserma delle truppe provinciali distaccate a Roma, sulla quale era sorta la basilica, e un mitreo del II-III sec. d.C. che conserva parte della ricca decorazione a finte tarsie marmoree.

Photo: Pontificium Collegium Germanicum et Hungaricum de Urbe

Informazioni

Indirizzo 
POINT (12.4966984 41.8852712)
Orari 

Per gli orari delle messe e le modalità di visita rivolgersi ai contatti indicati.

Contatti 
Email: 
santo.stefano.rotondo@cgu.it (info e richieste visite guidate)
Sito web: 
www.cgu.it/it/santo-stefano-rotondo
Sito web: 
www.iubilaeum2025.va/it/pellegrinaggio/cammini-giubilari-dentro-roma/iter-europaeum/santo-stefano-rotondo-ungheria.html
Telefono: 
06 42119130
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Location

Chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio, Via di Santo Stefano Rotondo, 7
Via di Santo Stefano Rotondo, 7
41° 53' 6.9756" N, 12° 29' 48.1128" E

Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.

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