
Asaf Avidan torna con una serie di concerti con band, a supporto del nuovo album Anagnorisis, a tre anni dall’ultima apparizione in solo sui palchi italiani con The Study of Falling.
Anagnorisis è la parola coniata da Aristotele per definire quel particolare e improvviso momento in cui si rivela il proprio carattere, la propria identità, trascendendo dall’ignoranza alla conoscenza.
Arricchito da varie correnti musicali che spaziano dall’hip-hop anni ’90 al pop più attuale, fino alla musica gospel, ogni brano del nuovo disco sembra riecheggiare con radici profonde che scavano verso l’interno con strutture curate e precise.
La vera particolarità del nuovo disco è che tutte le voci contenute in Anagnorisis sono di Asaf stesso che ha registrato alcune strofe fino a dodici volte per sovrapporre, con differenti tonalità, la sua voce. L’artista ha anche suonato tutti gli strumenti presenti nel disco. Il risultato del suo lavoro, quindi, è fatto di mille sfumature che appartengono a un’unica figura in grado di spaziare dal falsetto al baritono fino alla sua inconfondibile tonalità vocale androgina.
Il vero Anagnorisis per Asaf Avidan, la vera rivelazione, è che la complessità, la molteplicità e la confusione sono parte dell’esistenza umana per cui non c’è mai un solo momento di chiarezza che rappresenti più verità di qualsiasi altro.
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