
20 manifesti realizzati dalle studentesse e dagli studenti delle Scuole e Accademie di Arte di Roma, selezionati attraverso una call pubblica, da vedere sia in modalità digitale sui siti di Roma Capitale e Fondazione Musica per Roma sia negli spazi esterni dell’Auditorium Parco della Musica.
Ogni manifesto racconta la forza, il coraggio e la determinazione delle donne, per riflettere insieme su come si possa sfuggire agli stereotipi e invertire l’immaginario collettivo intorno alla violenza di genere anche attraverso la creatività e la libertà d’espressione. Ad accompagnare ogni immagine è il claim “Scelgo la libertà”, tre parole che ogni donna può pronunciare anche se si trova in una situazione di violenza, e che i partecipanti hanno interpretato secondo la propria sensibilità, declinandole in modi e tempi diversi.
Oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza di genere, il progetto ha l’obiettivo di promuovere i Centri Antiviolenza di Roma Capitale, collegati al numero nazionale anti violenza e stalking 1522, che offrono ascolto e consulenze specialistiche alle donne vittime di maltrattamenti, con percorsi finalizzati alla riconquista della piena autonomia di vita.
Le opere selezionate sono “Diario Polifonico” di Chiara Amici in collaborazione con la fotografa Antonella Fiorillo; “Supereroina di tutti i giorni” di Alessio Gennaro; “La lotta non è finita (riprendiamoci la vita!) di Valentino Chidiac; “Filo di Arianna” di Francesca Ansanelli; “Libera dal ratto” di Alessio Gennaro; “We Fight Back!” di Valentino Chidiac; “Solidarietà rosa” di Lucrezia Nicotra; "Svincolar(e...)" di Caterina Tahan; “Non mi nascondo” e “Violenza” di Alessio Corcio; “Fuori” di Eleonora Mossi; “Io sono, io posso”, proposta in tre diverse declinazioni, di Michela Angelucci; “Danzando” di Fany HU; “La Maddalena” di Mattia Trabalza; “Libel - La libellula” di Maria Grazia Splendori; “Non basta Archimede” di Gianluca Coppeto; “Mea Culpa” di Angela Matarozzi; “Tracce silenti" di Caterina Tahan.
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