Museo dello sguardo sulla disabilità.
Un museo di narrazione sulla disabilità e un bistrot per una progettazione inclusiva.
Il museo, infatti, utilizza la metafora domestica per mostrare e riflettere sulla complessa e intricata trama di sguardi, narrazioni e pratiche che de-finiscono la condizione di disabilità.
Ogni stanza è dedicata a uno specifico argomento/azione:
l’ingresso al guardare e al pregiudizio;
il soggiorno al linguaggio e al parlare;
la cucina al raccontare e alle diverse narrazioni in campo;
la sala da pranzo al con-dividere e all’ambiguità dei diritti;
il bagno, al purificare attraverso le pratiche di esclusione nel tempo;
la camera da letto, infine, al crescere oggi ma ancora in una dimensione esistenziale senza tempo.
A partire da alcuni comuni oggetti di arredo – un comò, uno specchio, un divano – l’ospite della casa è invitato a scoprire racconti, a curiosare e ad aprire cassetti, a interagire con lo staff e a lasciare una testimonianza. E a riflettere sul modo in cui oggi le persone con disabilità, soprattutto quelle con disabilità di tipo intellettivo, vengono ancora de-finite.
A questa lettura critica fa da contraltare l’ambiente pro-positivo del bistrot.
Il visitatore, infatti, durante il percorso, ha modo di conoscere meglio il progetto di inserimento lavorativo che coinvolge anche cinque persone con disabilità intellettiva e di interagire con tutto lo staff, di capire del perché di alcune scelte progettuali, nel tentativo di costruire – tutti assieme, nessuno escluso – un modello di inclusione sociale.
Il museo è accreditato O.M.R
Informazioni
Per gli orari e le modalità di visita consultare il sito ufficiale.
Location
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