Allestita nella Sala Ottagona e nei cinque ambienti circostanti, la mostra Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche è accompagnata da straordinari apparati interattivi e multimediali che narrano l’eccezionale storia della riscoperta della pittura antica sepolta nelle “grotte” dell’originaria Domus Aurea di Nerone.
La storia
La storia inizia intorno al 1480, quando alcuni pittori, tra i primi Pintoricchio, Filippino Lippi e Signorelli, si calano nelle cavità del colle Oppio a lume di torce per ammirare le sorprendenti decorazioni pittoriche. Da allora, tali ornamenti vengono chiamati “grottesche”, da grotte, appunto. Inconsapevoli, questi straordinari artisti scoprivano le rovine dimenticate dell’immenso palazzo imperiale di Nerone.
Il progetto
Il progetto si sviluppa nella Sala Ottagona, vero e proprio capolavoro dell’architettura romana imperiale, e negli ambienti che la circondano, accessibili attraverso grandi velari. Sale finemente affrescate in cui si possono ammirare tracce delle cosiddette “grottesche”. Le proiezioni digitali interessano l’intero spazio e sono accompagnate da un importante progetto di sound design a cui si è giunti dopo un’approfondita ricerca storica sulla musica dell’antica Roma e sulle melodie proprie del Rinascimento. La colonna sonora è composta ed eseguita in tempo reale, con tool digitali di musica generativa che evocano suoni di strumenti del passato e scale musicali proprie dell’epoca antica. Il risultato è quello di un paesaggio sonoro armonico con melodie classiche, dove anche il silenzio diventa un importante elemento narrativo.
Un nuovo ingresso
Un ingresso dedicato è stato riservato per la mostra. Si tratta di una passerella che, dal parco di colle Oppio, si insinua tra le rovine, sfiorandole, fino ad approdare nella Sala Ottagona della Domus Aurea, passando in una delle gallerie sotterranee originarie delle Terme di Traiano. Grazie a tale accorgimento, è possibile scoprire le stratificazioni della storia e la bellezza degli ambienti sotterranei di questa straordinaria dimora imperiale. Una linea guida luminosa accompagna direttamente verso il cuore dell’edificio neroniano.
Nuova illuminazione, nuovi allestimenti
Le sculture della musa Talia e di un’Amazzone, imponenti capitelli e un pilastro in marmo che si aggiungono alla Tersicore già esposta, sono stati restaurati e collocati lungo il percorso. I reperti provengono dai depositi del monumento a rammentare il fasto dei marmi che insieme agli affreschi, agli stucchi, ai mosaici decoravano gli ambienti della reggia di Nerone. Elementi decorativi che adesso possono essere osservati sotto una nuova luce. L’illuminazione, inoltre, prevede il lighting sostenibile non solo della passerella d’ingresso, ma anche degli spazi visitabili della Domus Aurea, dove anche gli interri che cancellarono la memoria del sito, e che ancora riempiono alcuni ambienti, guadagnano in imponenza.
Domus Aurea
Area archeologica dei Fori Imperiali
Parco Archeologico del Colosseo
Informazioni
Dal 23 giugno 2021 al 3 aprile 2022 (prorogata)
Dal lunedì al mercoledì:
9.45-16.45 con ingressi contingentati e turni di massimo 20 persone ogni 15 minuti (guida inclusa)
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura del sito.
Dal giovedì alla domenica:
9.45-16.45 con ingressi contingentati e turni di massimo 20 persone ogni 15 minuti (guida inclusa)
Ultimo ingresso 90 minuti prima della chiusura del sito.
Dal giovedì alla domenica: ingresso da Via della Domus Aurea e uscita da Via di Serapide.
Dal lunedì al mercoledì: ingresso e uscita da via del Serapide
Per eventuali aggiornamenti e le modalità di visita consultare il >sito ufficiale