Nell'antica Roma, questi gustosissimi frutti venivano mangiati tradizionalmente alle feste in onore di Adone, alle idi di giugno. La tradizione pagana si mantenne sino alla Roma dei Papi, dando luogo a festeggiamenti noti come il “Trionfo delle Fragole”, che si svolgevano a Campo de' Fiori il 13 giugno. Durante l'evento, le fragolare, le donne che raccoglievano il frutto, preparavano un grande canestro, ponendovi al centro la statua di Sant'Antonio e disponendovi intorno panieri colmi di fragole che, a chiusura della festa, venivano distribuite ai presenti.
Le campagne romane e del Lazio ci regalano diverse varietà di fragole saporite e dolcissime; tra le più note, troviamo quella di Carchitti o la favetta di Terracina, con dimensioni e gusti diversi tra loro.
Per il romano, però, la fragola è in assoluto quella di Nemi: piccola e gustosa tanto da essere denominata “fragolina”, proveniente dai Castelli Romani e sin dall'antichità venduta sui banchi della frutta di Roma, da maggio a ottobre.
A questa deliziosa varietà, dedichiamo una ricetta tradizionale: il Fragolino di Nemi, che prevede che le fragoline siano raccolte rigorosamente a mano, per conferire al liquore un sapore dolce e aromatico.
La ricetta: Fragolino di Nemi
Ingredienti (dosi per 4 persone):
- 1 kg di fragoline di bosco di Nemi
- 1 litro di alcool a 95°
- 1 litro di acqua
- 750 grammi di zucchero
Preparazione
Si lasciano in infusione le fragoline nell'alcool per un mese. Trascorso questo tempo, si filtra il tutto e si unisce allo sciroppo, ancora tiepido, preparato con 1 litro di acqua e 750 g di zucchero.
Si lascia riposare per un altro mese, dopo di che è pronto per essere gustato.