Villa Berta era un'area abbandonata vicino alla ferrovia. Tra i rovi e la vegetazione infestante trovavano rifugio i senzatetto.
Con la creazione del giardino, al posto delle piante infestanti che occupavano la scarpata, minacciando smottamenti su Via di Porta Furba, sono stati messi a dimora lecci, pini, melograni, magnolie, palme di S. Pietro, lauri e cespugli di specie diversa.
I sentieri pedonali che attraversano il giardino conducono agli spazi predisposti per la sosta e per il gioco dei bambini.
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