Lungo un percorso storico sono esposti circa settanta esemplari tra autoveicoli e motoveicoli in uso alla Polizia di Stato negli ultimi settant’anni, dalle prime “Volanti”, la cui istituzione risale al 1° settembre 1945, alla famosa Alfa Romeo 1900 Speciale c.d. “Pantera”, alla leggendaria Ferrari 250 GTE nera in dotazione alla Questura di Roma dal 1963 al 1973, guidata dal mitico Maresciallo Armando Spatafora, per arrivare alla famosa Alfa Romeo Giulia Super che nell’immaginario collettivo ha rappresentato, per quasi un ventennio (1964-1983), in molti film, lo stereotipo della Volante della Polizia di Stato.
Auto celebri, mitiche "volanti" e moto: dagli anni Trenta a oggi. Un percorso che passa in rassegna i momenti più significativi della società italiana attraverso le auto e le moto della Polizia di Stato esposte in un padiglione dell’ex Fiera di Roma.
Il Museo delle auto della Polizia di Stato, ospita circa settanta esemplari tra auto, moto, scooter, bici e persino un "gatto delle nevi" che hanno fatto la storia e il costume della Polizia e dell'Italia. Veicoli diventati famosi, come le jeep del dopoguerra o le Moto Guzzi della Stradale.
Moltissimi i modelli restaurati tutti con pezzi originali, pronti finalmente per la "vetrina" che meritano. Spicca tra queste la mitica "Pantera" del maresciallo Armando Spatafora, una Ferrari 250 GTE nera del '62, unico esemplare tra i corpi di Polizia al mondo.
Addestrato a Maranello dai collaudatori Ferrari, Spatafora negli anni '60 sfrecciava per le strade della Capitale all'inseguimento dei banditi, dotati di auto più veloci di quelle d'ordinanza della Squadra mobile. I poliziotti pensarono allora di lanciarsi all'inseguimento dei malviventi con un bolide da 240 cavalli che poteva raggiungere i 240 chilometri orari! Era la Ferrari targata Polizia 29444, che la leggenda racconta abbia percorso con il suo maresciallo-pilota anche la scalinata di piazza di Spagna.
In tutto una settantina di "gioielli" - di cui i visitatori possono osservare da vicino le caratteristiche tecniche - e che sono in un certo senso anche il simbolo della nostra storia dagli anni Trenta a oggi.
Un'area del museo è dedicata all'esposizione di alcuni cimeli storici, caschi, stivali, berretti, palette, ricetrasmittenti e altre apparecchiature che i poliziotti usavano dagli anni '60 in poi.
Informazioni
Per gli orari e le modalità di visita consultare il sito ufficiale.
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