Costruita nella seconda metà del XIX secolo su un terreno di proprietà della famiglia Barberini, la villa occupa il versante orientale della collina di Monte Mario, in posizione dominante rispetto al Tevere.
Il proprietario Luigi Mazzanti era un costruttore edile che apparteneva alla ricca borghesia, presso la quale si era diffusa la moda di costruire le proprie residenze in luoghi di particolare suggestione, prendendo a esempio le ville storiche nobiliari. Da un punto di vista architettonico, il complesso rispecchia i dettami dello stile eclettico che si affermò proprio a partire dalla seconda metà dell’Ottocento e che fondeva elementi dell’architettura rinascimentale e classica con temi fantasiosi, simbolici o dal sapore esotico.
L'edificio, di piccole dimensioni, è caratterizzato dalla presenza di una loggia arricchita da due terrazze laterali che offrono un’incantevole vista sulla città. Gli ambienti interni presentano una ricca decorazione pittorica che riproduce una serra con, al suo interno, le più diverse varietà di piante, fra le quali il banano, la chenzia, l'agave, l'edera, il filodendro, accostate a elementi vegetali di fantasia.
Il complesso si compone, oltre all'edificio della Villa, anche di uno splendido giardino all’inglese, che si estende per circa quattro ettari con un bosco di piante per lo più mediterranee attraversato da un viottolo a serpentina, che si arrampica lungo le pendici del colle. Al termine della salita è visibile un laghetto artificiale con al centro un isolotto in scogliera di tufo, sul quale sorge una casetta rustica che richiama il modello degli chalet montani.
Di proprietà del Comune a partire dagli anni Sessanta, la villa è stata restaurata e aperta al pubblico. Si trova oggi al centro della Riserva di Monte Mario e dal 1998 ospita la sede dell’Ente Regionale RomaNatura.
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Dall'alba al tramonto
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