La fontana dell’arch. Emanuele Cito Filomarino costituisce la realizzazione di uno dei bozzetti vincitori del concorso del 1928, indetto fra gli artisti italiani residenti a Roma per edificare dieci fontanelle artistiche in varie zone della città, in sostituzione di quelle in ghisa.
Furono inaugurate il 28 ottobre 1929. La fontanella ideata per il Gianicolo fu collocata sotto la “quercia del Tasso”. Dal XV canto della "Gerusalemme Liberata", celeberrimo poema dello scrittore, proviene il verso inciso sul lato posteriore della fontana. La fontana è sormontata da un sarcofago moderno baccellato a vasca con due protomi leonine inscritte alle estremità del fronte, poggiante su due elementi modanati curvilinei; più in alto, sulla sinistra è un vaso decorativo in travertino, collocato su base in peperino.
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