Il Palazzo è stato costruito originariamente per la famiglia Petroni: i Petroni desideravano una dimora al centro della città; l'atto di acquisto venne ratificato l'11 dicembre 1563. Nel 1737 il conte Alessandro Petroni decise di ampliare il palazzo, commissionando otto anni dopo all'architetto Ferdinando Fuga, già autore del palazzo della Consulta e della basilica di Santa Maria Maggiore,[5] il progetto della facciata su piazza del Gesù.[6] L'edificio risultava quindi allineato alla piazza stessa, alla via Arcoeli e alla via Capitolina, aperta nel 1741. Con la morte di Alessandro nel 1771, venne assegnato alla figlia Maria Isabella già sposa del principe di Vicovaro Girolamo Cenci Bolognetti da cui in seguito assumerà il nome.
Venne restaurato ulteriormente nella seconda metà dell'800 da Virginio Cenci Bolognetti, VII principe di Vicovaro, il quale apportò modifiche agli interni adeguandolo al proprio gusto ed al nuovo secolo.
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