Situato nel quartiere Coppedè, l'edificio è caratterizzato da una totale asimmetria, con archi e fregi medievali realizzato con la fusione di diversi materiali, come il marmo, il laterizio, il travertino, la terracotta, il vetro.
Realizzato dall'architetto Gino Coppedè tra il 1920 e il 1927, consta di tre corpi di fabbrica addossati circondati da un giardinetto secondo il modello della città giardino. Sul pavimento dell'ingresso da Piazza Mincio è un mosaico rotondo in cui sono rappresentate tre fanciulle suonatrici (lira, voce e chitarrino) in abiti romani antichi, metafore dei tre villini, con riportata la scritta: i villini delle fate, Neme, Melete, Aede.
Informazioni
Proprietà privata
Location
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