Per la sua bellezza e la sua atmosfera vivace, è una delle mete imprescindibili e dei principali punti di ritrovo del Rione Monti, il rione più antico della città ma anche, a dispetto della sua lunga storia, un quartiere “giovane” e dinamico punteggiato da localini caratteristici e alla moda, negozi vintage, bar per l’aperitivo e trattorie romane.
La piazza prende il nome dalla chiesa di Santa Maria dei Monti, che qui si affaccia con il suo fianco sinistro. Elegante e maestosa, con uno stile che segna il passaggio dal Rinascimento al Barocco, la chiesa fu fatta costruire da Papa Gregorio XIII sul sito di un più antico convento di suore Clarisse in seguito al ritrovamento di un affresco della Vergine a cui il popolo aveva attribuito svariati miracoli.
A essere incaricato del progetto fu l’architetto Giacomo Della Porta, autore qualche anno più tardi, sotto il pontificato di Sisto V, anche della bella fontana che orna la piazza, nota anche come fontana dei Catecumeni dal seicentesco Collegio dei Neofiti e Catecumeni costruito accanto alla chiesa. Il disegno semplice, una vasca di forma ottagonale entro cui si elevano due catini sovrapposti, e il materiale non prezioso, il travertino, confermano l’uso popolare e intensivo a cui la fontana, collocata in una piazza adibita allora a mercato, era fin dall’origine destinata.
Tra bei palazzi antichi e vissuti, sulla piazza si affaccia anche la piccola chiesa dedicata ai Santi Sergio e Bacco, ufficiali dell’esercito romano e martiri per la fede in Siria nel 303. Di origini molto antiche ma più volte ampiamente restaurato fino all’Ottocento, il complesso religioso fu affidato nel Seicento ai Monaci Ruteni di San Basilio che tuttora lo amministrano e dal 1961 è una delle tre chiese nazionali degli Ucraini di Roma.
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