
Centotrenta oggetti provenienti da musei, archivi, collezioni private e aziende iconiche raccontano, al Museo Hendrik Christian Andersen, settant’anni di progettualità al femminile nel Nord Europa, valorizzando il contributo di designer, artigiane, architette, artiste e imprenditrici di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia alla trasformazione della società tra l’inizio del Novecento e la fine degli anni Settanta.
Ideata e curata da Fabia Masciello, la mostra è stata realizzata in collaborazione con le Ambasciate nordiche a Roma e con il supporto del Council of Ministers’ Culture and Art Programme e del Nordisk Kulturfond. Attraverso il tema della tavola, il percorso mette in luce come la creazione di oggetti quotidiani, belli, funzionali e accessibili a tutti, sia stata non solo una questione estetica o funzionale ma anche e soprattutto un atto di libertà e di ribellione, un’occasione per sperimentare nuovi modelli sociali e ridefinire i ruoli domestici e familiari: una rivoluzione gentile, silenziosa ma profonda.
Il percorso è articolato in quattro sezioni che esplorano la nascita del design democratico nei Paesi Nordici a inizi Novecento, quando le donne cominciano reclamare un ruolo attivo nella vita politica e lavorativa, il clima di rinascita e ottimismo degli anni Cinquanta e le innovazioni degli anni Sessanta e Settanta, per concludersi con un omaggio alle operaie, a quella forza spesso invisibile protagonista della produzione.
Informazioni
dalle 9-30 alle 19-30. Ultimo ingresso alle ore 18.45
Chiuso il lunedì, 25 dicembre e il 1° gennaio (salvo aperture straordinarie su progetto MiC)
Per aggiornamenti e le modalità di visita consultare il > sito ufficiale
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