
Il fascino eterno della civiltà etrusca, nota per la raffinatezza dei suoi gioielli e la maestria in complesse tecniche orafe come la granulazione e la filigrana, e una storia di continuità artistica che arriva fino ai nostri giorni, raccontati con eleganza e rigore nella mostra ospitata dal Museo Etrusco di Villa Giulia, tra i primi frutti della collaborazione che il museo ha avviato con la Fondazione Bvlgari.
Un percorso visivo di grande impatto accoglie i visitatori nella Sala dei Setti Colli, affacciata sulla loggia centrale della villa. Qui le preziose creazioni della Collezione Heritage della maison Bvlgari dialogano con gli Ori Castellani, la collezione permanente donata al museo nel 1919 da Alfredo Castellani, l’ultimo rappresentante di una famiglia di orafi, collezionisti e antiquari. La tradizione di famiglia era nata circa cento prima con Fortunato Pio Castellani, il pioniere dello “stile archeologico”, e con la sua bottega, un centro di eccellenza nella riproduzione e reinvenzione di gioielli ispirati agli ori riportati alla luce durante gli scavi archeologici dell’epoca e in particolare alle oreficerie delle necropoli di Cerveteri, Veio, Vulci e Tarquinia.
In questo dialogo millenario tra arte e gioielleria, la medesima vocazione all’eccellenza tecnica e la capacità di reinterpretare con spirito moderno volumi e iconografie dell’antichità si ritrovano ancora oggi nelle creazioni della maison fondata nel 1884 dall’argentiere Sotirio Bulgari, simbolo del genio e del lusso italiano. La selezione di gioielli presentata in mostra si apre con un paio di orecchini in oro e monete di età imperiale, realizzati da Castellani intorno al 1880 ed entrati a far parte della Collezione Heritage di Bvlgari nel 2003, grazie alla passione per il collezionismo di Nicola Bulgari. Altre teche ospitano creazioni storiche firmate Bvlgari, per esempio la collana Monete Doppio Cuore in oro con ematite e una moneta greca in argento, una collana in oro con intagli romani e diamanti e un bracciale in argento della fine del XIX secolo, realizzato da Sotirio Bulgari.
Informazioni
La mostra non è visitabile le prime domeniche del mese.
