
Domenica 29 giugno, Roma celebra i Santi Pietro e Paolo, patroni della città e fondatori della nuova Roma cristiana, con una serie di iniziative diffuse, tra celebrazioni religiose, eventi culturali e tradizioni secolari, che trasformano alcuni dei luoghi più iconici della Capitale in un palcoscenico di spiritualità e bellezza che racconta una storia millenaria.
La celebrazione è anticipata dalla veglia di preghiera nella Basilica di San Pietro, in programma sabato 28, alle ore 21.
Tra gli eventi di quest’anno, la Santa Messa della Solennità delle 10.30 nella Basilica di Santa Maria ad Martyres, il Pantheon di Roma, definito dallo scrittore francese Stendhal “Il più bel resto dell’antichità romana. Un tempio che ha così poco sofferto che ci appare come dovettero vederlo alla loro epoca i Romani”. La suggestiva celebrazione religiosa è accompagnato dal Coro della Basilica e dal Coro Salvo D’Acquisto. Un altro suggestivo appuntamento è Quo Vadis, un cammino-evento di due itinerari, definiti “la Via di Paolo” e “la Via di Pietro”, che attraversa le tappe storiche dei due apostoli nell’Urbe con arrivo a Piazza San Pietro; tra queste, la basilica di Santa Pudenziana, il Carcere Mamertino, le Basiliche di San Pietro in Vincoli, Santa Francesca Romana, San Sebastiano e San Paolo fuori le Mura.
Parte della tradizione è la Girandola di Castel Sant’Angelo, uno degli appuntamenti storici più amati da romani e turisti: la manifestazione, che affonda le sue radici al 1481, illumina la notte romana, regalando uno straordinario spettacolo di fuochi d’artificio dal Lungotevere Tor di Nona e dai Ponti Vittorio Emanuele II, Sant’Angelo e Umberto I.
Tra le più antiche dell’anno liturgico, la festa dei due santi, che hanno sempre avuto un significato molto importante per la Capitale, era particolarmente ricca e scenografica. Tra i riti celebrati ancora oggi, il “pallio”, la stola di lana bianca che il pontefice dà ad alcuni vescovi come simbolo dell’unione tra la chiesa universale e quella locale, l'omaggio alla statua di bronzo di San Pietro, adornata per l’occasione con il “piviale” rosso, un paramento sacro a forma di mantello, la processione che accompagna la catena di San Paolo, una reliquia di 14 anelli di ferro conservata presso la basilica ostiense, e l’infiorata storica in via della Conciliazione, con quadri naturali composti da oltre mille maestri fiorai.
Programma in via di definizione.
Foto Pixabay
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