Noto anche come ponte Aventino o ponte Marmoreo, l’odierno Ponte Sublicio collega i rioni Trastevere e Testaccio all’altezza di Porta Portese e dell’omonimo, caratteristico mercato domenicale.
Si trova più a valle rispetto all'antico "Pons Sublicius" la cui costruzione è attribuita al re Anco Marzio tra il 642 e il 617 a.C., come attestato da Tito Livio e Dionigi da Alicarnasso. Il Pons Sublicius, che oltrepassava il fiume Tevere poco a valle dell'Isola Tiberina, traeva il suo nome dalle "sublicae", che nella lingua volsca erano le tavole di legno con cui era costruito, facilmente rimovibili in caso di attacco alla città.
Questa eventualità si verificò quando il re etrusco Porsenna attaccò Roma; mentre il romano Orazio Coclite era impegnato da solo a combattere gli etruschi, i suoi concittadini abbattevano man mano il ponte alle sue spalle per rallentare l'avanzata dei nemici e impedire che attraversassero il Tevere. Al termine della battaglia, probabilmente Orazio Coclite si gettò nel fiume con la pesante armatura e secondo Polibio affogò, invece, secondo Tito Livio, essendo un ottimo nuotatore riuscì a raggiungere Roma. Fatto sta che il popolo di romano gli tributò gli onori riservati ai grandi eroi e salvatori di Roma.
Il Pons Sublicius era considerato sacro ed era teatro di suggestive celebrazioni come il rito degli Argei che si svolgeva il 15 maggio di ogni anno, durante il cerimoniale dei Lemuria: ventiquattro fantocci di vimini venivano legati mani e piedi e gettati nelle acque del fiume uno dopo l'altro, forse in ricordo dei trenta compagni di Ercole che, per tornare ad Argo, chiesero di essere lanciati nel fiume e abbandonati alla corrente per raggiungere al più presto la loro patria.
Il ponte fu restaurato e ricostruito più volte durante i secoli da Antonino Pio, Traiano, Marco Aurelio e da Settimio Severo che ne fece ricostruire i piloni in muratura e travertino; è infatti impresso anche su alcune monete di epoca imperiale dove è raffigurato con archi e statue decorative. Sotto papa Sisto IV, fu completamente demolito e con il travertino che lo rivestiva vennero prodotte 400 grandi palle di cannone.
Le ultime tracce visibili del Pons Sublicius risalgono al 1890, quando i suoi resti furono distrutti in concomitanza con l’innalzamento dei muraglioni del Tevere per contenere le piene del fiume e impedirne l’esondazione.
L'attuale ponte, che dell’antica struttura romana mantiene solamente il nome, fu edificato fra il 1914 ed il 1917 su progetto dell’architetto Marcello Piacentini. Inaugurato il 21 aprile 1919, è lungo 105 metri, largo 20 e presenta tre arcate in muratura.
Foto: Redazione Turismo Roma
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