ARTIVISM ON PAPER - Laika's original sketches

ARTIVISM ON PAPER – Laika's original sketches 21 marzo – 6 aprile 2025 AuditoriumArte – Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone Ingresso libero

A cura di Rosa Polacco e Galleria Rosso20sette

Dal 2019 ad oggi, Laika1954 ha trasformato i muri di Roma, dell'Italia e di molte città nel mondo in strumenti di denuncia e consapevolezza. Attraverso i suoi poster, installazioni e murales, l'artista ha acceso i riflettori su ingiustizie, violazioni dei diritti umani, disuguaglianze sociali e politiche oppressive. La missione di Laika è chiara: dare voce ai più deboli, denunciare soprusi e promuovere un mondo più giusto e inclusivo. I suoi interventi artistici hanno raggiunto luoghi simbolici e strategici come la rotta balcanica in Bosnia, il muro di confine tra Stati Uniti e Messico, quello tra Polonia e Ucraina e Finlandia e Russia; Ciudad Juarez in Messico per denunciare i femminicidi, Francoforte per contestare la BCE, e  numerose altre città italiane ed europee.

Nella mostra "Artivism on Paper", ospitata all’Auditorium Parco della Musica di Roma in occasione di "Libri Come 2025", Laika espone gli sketch originali su carta delle sue opere più celebri e mediatiche. Disegni che hanno dato vita a lavori ormai iconici, visti sui muri, sui giornali e sui social.

Tra le opere esposte:

• Italianità(Roma, 2024): Bozzetto del poster affisso davanti alla sede del CONI per celebrare la nazionale italiana di volley femminile, medaglia d'oro olimpica a Parigi, e promuovere un'Italia multietnica, antirazzista ed inclusiva. Il poster fu vandalizzato, suscitando un’ampia risonanza mediatica internazionale.
• Vivas Nos Queremos!(Ciudad Juarez, 2023): Opera affissa nella violenta Ciudad Juarez, in Messico, per denunciare l’altissimo numero di femminicidi.
• Ila Resisti(Roma, 2024): Opera affissa davanti all’ambasciata ungherese per denunciare le condizioni disumane di detenzione a cui era sottoposta la militante antifascista Ilaria Salis. Il poster contribuì a mantenere alta l’attenzione sul caso fino alla sua liberazione ed è oggi la copertina del libro "Vipera" di Ilaria Salis.
• There is no American Dream(San Francisco, 2023): Bozzetto del poster affisso nel quartiere Tenderloin di San Francisco per denunciare la devastante crisi del Fentanyl negli USA, una droga che ogni anno uccide migliaia di persone. Quest’opera fa parte del progetto "States of Injustice".
• JR-15(Austin, Texas, 2023): Opera che denuncia la produzione e la vendita del JR-15, una versione ridotta dell’AR-15, fucile d'assalto progettato per addestrare i bambini all’uso delle armi da fuoco.
• Bloody Democracy(Austin, Texas, 2023): Raffigurazione di un proiettile, dura critica alla politica statunitense sulle armi.
• Safe at School(Uvalde, Texas, 2023): Opera che ritrae un bambino che va a scuola con giubbotto antiproiettile ed elmetto, affissa sul memoriale delle vittime della strage della Robb Elementary School di Uvalde.
• Fight for (y)our rights(San Francisco, 2023): Poster affisso nel quartiere LGBTQIA+ di Castro, ispirato alla celebre foto della battaglia di Iwo Jima, per sottolineare l'importanza della lotta collettiva per i diritti civili.
• Bump Check(Austin, Texas, 2023): Opera contro le leggi anti abortiste del Texas, che denuncia i controlli della polizia alle frontiere statali per impedire alle donne di abortire in stati con leggi meno restrittive.
• TAMBIÉN DE ESTE LADO HAY SUEÑOS(Muro USA-Messico, Tijuana): Installazione che raffigura due bambine migranti che guardano oltre il muro di confine, simbolo di speranza e disperazione.
• Life Is Not A Gamee Not This Game (Bosnia-Erzegovina, 2021): Opere affisse al confine tra Bosnia e Croazia per denunciare le condizioni disumane dei migranti della rotta balcanica e le violenze della polizia croata. Parte del progetto "Life is (not) a game", documentato nel film, regia di Antonio Valerio Spera,  presentato alla Festa del Cinema di Roma.
• Pace Atto I(Roma, 2022): Poster contro l’inizio della guerra in Ucraina, a favore della pace tra russi e ucraini.
• ZAPATOS ROJOS / Save Afghan Women(Roma, 2022): Bozzetto dell’opera affissa davanti all’ambasciata afghana per denunciare l'obbligo del burqa imposto dal regime talebano. L’opera è stata adottata da Amnesty Italia come immagine per la campagna a sostegno delle donne afghane.
• Donna, Vita, Libertà(Roma, 2022): Opera a sostegno della lotta delle donne iraniane contro il regime della Repubblica Islamica, realizzata in occasione del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
• Too Many Bombs(Roma, 2025): Bozzetto di una delle ultime opere di Laika, che raffigura una donna palestinese che culla un missile al posto di un bambino, denuncia del genocidio in corso a Gaza e della necessità di un processo per crimini di guerra contro il governo israeliano.

Laika 1954 è una street artist italiana anonima, il cui nome d’arte si ispira alla cagnolina Laika, il primo essere vivente a viaggiare nello spazio. La scelta di questo nome simboleggia la volontà di superare ogni limite puntando allo spazio e di osservare il mondo con uno sguardo più ampio, libero da confini.

L’anonimato, protetto da una maschera, le garantisce piena libertà espressiva e concentra l’attenzione sul messaggio, che prende vita sui muri attraverso poster, installazioni e murales dedicati a diritti umani, giustizia sociale e libertà civili.

Il suo lavoro è stato raccontato nel docufilm Life Is (Not) A Game di Antonio Valerio Spera, presentato alla 17ª Festa del Cinema di Roma. Ha esposto in prestigiose istituzioni e spazi d’arte, tra cui Palazzo Albergati (Bologna), Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero (Biella), il J Museo di Jesolo nella collettiva Jago, Banksy, TV Boy e altre storie controcorrente, la WopArt Fair di Lugano, il Museo Regional Valle de Juarez (Messico) e il Serlachius Museum di Mänttä (Finlandia), dove ha partecipato alla collettiva MASKS accanto a Gauguin, Giacometti, Picasso, Man Ray, Ai Weiwei e altri.

Nel 2024, il suo progetto STATES OF INJUSTICE, sviluppato tra California, Texas e la frontiera di Tijuana, è stato esposto nella galleria Rosso20sette di Roma nella collettiva Round Trip in Time con Obey e Keith Haring. La sua prima personale, Art Is (Not) A Game, ha registrato il tutto esaurito.

Tra i riconoscimenti ricevuti: Protagonista dell’anno 2023 ai Nastri d’Argento per i documentari e il Premio Arte e Diritti Umani di Amnesty International. Nel 2025, il poster Ila Resisti diventa la copertina del libro Vipera di Ilaria Salis (Feltrinelli Editore). Dal 21 marzo 2025, espone una selezione di bozzetti su carta delle sue opere più iconiche presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma per LIBRI COME – Festa del Libro e della Lettura, a cura della galleria Rosso20sette di Roma.