Apre al pubblico la mostra Agrippa Iulius Caesar, l’erede ripudiato. Un nuovo ritratto di Agrippa Postumo, figlio adottivo di Augusto nella Sala degli Arazzi dei Musei Capitolini di Roma, in occasione della quale viene presentato al pubblico per la prima volta il ritratto di Agrippa Postumo della Fondazione Sorgente Group. La scultura è idealmente collegata con altri due ritratti di Agrippa presenti nell’esposizione: uno proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze e un altro dalle Collezioni Capitoline.
La mostra riunisce quindi per la prima volta insieme questi tre capolavori in marmo, che raccontano la storia dello sfortunato erede di Augusto, Agrippa Postumo, ultimo figlio di Marco Vipsanio Agrippa e di Giulia, unica figlia di Augusto, designato alla successione imperiale e vittima delle lotte di potere.
Le tre sculture esposte rappresentano le repliche migliori conservate di un tipo di ritratto attribuito ad Agrippa Postumo. I ritratti sono databili tra l’adozione del 4 e la condanna del 7 d.C., nel periodo in cui Agrippa ricevette onorificenze e dediche statuarie a Roma e in tutti i territori soggetti all’impero. Il nome “Agrippa” fu scelto dallo stesso Augusto, in quanto era nato poco tempo dopo la morte del padre, da cui il cognomen Postumus. Al momento dell’adozione, il giovane cambiò il suo nome in Agrippa Iulius Caesar, poiché era entrato a far parte della famiglia di Augusto, la Iulia, ed era così divenuto uno degli eredi designati (Caesar) alla successione insieme a Tiberio. Tuttavia, solo tre anni dopo, venne ripudiato ed esiliato prima a Sorrento e successivamente sull’isola di Pianosa, dove visse fino alla sua misteriosa morte, avvenuta poco dopo l’ascesa al trono di Tiberio. Le fonti antiche, tra cui Tacito e Svetonio, attribuiscono l’esclusione di Agrippa Postumo a un carattere difficile, ma recenti analisi storiche e archeologiche suggeriscono che le lotte di potere all’interno della corte augustea, influenzate da Livia Drusilla, madre di Tiberio, abbiano avuto un ruolo determinante nella sua caduta in disgrazia.
I tratti fisionomici marcati delle tre sculture in mostra hanno caratteristiche inconfondibilmente comuni – la fronte accigliata, gli occhi stretti e infossati, la piccola bocca serrata, segnata da rigonfiamenti ai lati, e lo sguardo torvo conferiscono al giovane principe un’espressione seria e concentrata, resa ancora più incisiva dalla torsione della testa, insieme a un’aura di introspezione e di gravitas, tutti elementi che incarnano la costruzione simbolica dell’erede imperiale. I ritratti infatti, rappresentano un esempio importante di come l’immagine pubblica fosse costruita per rispondere a precise esigenze politiche e dinastiche. Il linguaggio artistico dell’epoca, caratterizzato da un realismo idealizzato, si riflette nei tratti fisionomici di Agrippa Postumo, che trasmettono autorità e determinazione.
L’esposizione, a cura di Laura Buccino, Eugenio La Rocca e Valentina Nicolucci, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Fondazione Sorgente Group e il sostegno del Gruppo Sorgente e Condotte 1880. Servizi museali Zètema Progetto Cultura.
Foto: sito ufficiale dei Musei Capitolini
Informazioni
Dal 29 novembre 2024 al 27 aprile 2025
Tutti i giorni ore 9.30-19.30
24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1 maggio e 25 dicembre
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