Per il titolo della mostra collettiva che chiude il quinquennio della sua direzione artistica al MACRO, Luca Lo Pinto prende in prestito un’espressione coniata dal pittore, saggista e poeta Vincenzo Agnetti, uno dei massimi rappresentanti della ricerca di matrice concettuale in Italia: “dimenticare a memoria”.
La mostra, priva di un tema preordinato, esemplifica fin dal titolo il modo in cui l’istituzione museale si è interrogata in questo lasso di tempo sulla propria identità, sulle proprie modalità di produzione e di relazione con artisti e pubblico, e i risultati conseguiti. L’approccio seguito dal museo dal 2020 a oggi si riflette così in una mostra diffusa che occupa gli oltre 10mila metri quadri su cui si estende il MACRO.
Lo sguardo del visitatore è libero di vagare tra le opere di oltre trenta artisti italiani e internazionali, tra cui quelle prodotte per l’occasione da Tolia Astakhishvili (con Thea Djordjadze, Heike Gallmeier, Dylan Peirce), Maurizio Altieri, Beatrice Bonino, Francesca Cefis e Lukas Wassmann, Pippa Garner, Lenard Giller, Félix González-Torres, Thomas Hutton, KUKII (aka Lafawndah), Rosemary Mayer, Charlemagne Palestine, Lorenzo Silvestri, Gillian Wearing.
Oltre ad artisti acclamati da tempo, come Luciano Fabro, Isa Genzken e Simone Forti, e ad alcune delle voci più affermate della giovane scena artistica come Issy Wood, la mostra offre la possibilità di incontrare figure viste più raramente, come Pierre Guyotat o Absalon, o che hanno portato una prospettiva artistica nella moda, come Maurizio Altieri, e nel design, come Paolo Pallucco & Mireille Rivier, o ancora artisti emergenti come Hamishi Farah e Sandra Mujinga.
Informazioni
Da 4 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025
Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 12.00 – 19.00
Sabato e domenica dalle ore 10.00 - 19.00
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Lunedì chiuso
Per aggiornamenti e le modalità di visita consultare il > sito ufficiale