La 46a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, svoltasi a New Delhi in India ha iscritto il sito “Via Appia. Regina viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
Con i suoi 2300 anni di storia, in effetti, Via Appia Antica custodisce un patrimonio storico, archeologico e architettonico unico al mondo. Passeggiare o andare in bicicletta tra le straordinarie testimonianze del passato che vi si incontrano ad ogni passo è un’esperienza indimenticabile da fare almeno una volta nella vita.
Fu progettata nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco che intendeva creare un punto di collegamento veloce tra Roma e Capua per facilitare lo spostamento delle truppe verso sud. In seguito, il tracciato fu prolungato fino Brindisi per una comunicazione diretta con la Grecia, l’Oriente e l’Egitto, per le spedizioni militari, i viaggi e i commerci.
Fu così che Via Appia Antica divenne la “regina viarum” (la regina delle strade), la strada più importante dell’epoca romana. Nel corso del tempo, la strada fu ampliata, per questo il sito Patrimonio Mondiale comprende anche la variante al tracciato originale, fatta costruire da Traiano nel 109 d.C.
Via Appia fu inoltre la prima delle grandi strade che attraversavano l’impero, costruita con tecniche ingegneristiche innovative, sorprendente esempio di edilizia e architettura capace di illustrare una fase significativa nella storia umana, come stabilito dal criterio iv della Convenzione UNESCO per la Protezione del Patrimonio Mondiale e Culturale del 1972.
Le prime 12 miglia della strada, caratterizzate da numerosi e celebri monumenti, costituiscono uno dei tratti dell’itinerario più celebrati nell’arte attraverso i secoli; in quanto materialmente associata opere artistiche o letterarie, presenta caratteristiche che soddisfano il criterio vi della Convenzione del 1972.
Oltre al tracciato stradale, però, Via Appia comprende diverse e numerose tipologie di manufatti coerenti con la fase storica cui si riferisce il sito candidato; tra questi: opere ingegneristiche utili alla sua realizzazione, varie infrastrutture di servizio, insediamenti, monumenti funebri, luoghi di culto, porti e approdi, sculture ed epigrafi, manifestazioni tangibili della storia e delle tradizioni che hanno interessato questa strada unica, da millenni luogo della memoria e crocevia di culture.
Con l’iscrizione della via Appia, l’Italia raggiunge il numero di 60 siti iscritti nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale, della quale continua a detenere il primato.
Foto: Redazione Turismo Roma