Progetto tra i vincitori dell’Italian Council (11 edizione, 2022), il programma di promozione internazionale per l’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il progetto - presentato dal Museo Orto Botanico, Polo Museale Sapienza, Sapienza Università di Roma in partenariato con ELTE University Botanical Garden Budapest - ha permesso la realizzazione di un'opera destinata all’Istituto Centrale per la Grafica.
Avant que nature meure nasce dall’incontro tra due artisti, in un’affinità che oltrepassa la distanza di oltre un secolo: Silvia Cini - che dagli anni Novanta attraverso pratiche di arte partecipata ha focalizzato la sua ricerca sul paesaggio come metafora sociale - ed Enrico Coleman, considerato tra i più significativi pittori paesaggisti nella Roma di fine Ottocento.
Tra il 1893 e il 1910 Coleman dipinse una serie acquerelli di orchidee spontanee, indicando per ognuna il nome e luogo di ritrovamento: da questa mappatura ante litteram della biodiversità dell’Urbe è partita la ricerca di Silvia Cini - iniziata nel 2015 - delle fioriture odierne sopravvissute nel contesto urbano, con l’obiettivo - attraverso la sensibilizzazione dei cittadini per la salvaguardia e degli enti per la modifica delle tempistiche di sfalcio - di tutelare le specie ancora esistenti.
Le tavole di Coleman, insieme al suo erbario, sono conservate a Roma presso l’Istituto Centrale per la Grafica, dove le opere dei due artisti andranno a riunirsi.
Informazioni
Dal 6 giugno all'8 settembre 2024
dal lunedì alla domenica 9.00 - 18.30 (ultimo ingresso 17.30)