La Tenuta Presidenziale di Castelporziano copre una superficie di circa 59 chilometri quadrati (5.892 ettari) e dista 24 chilometri dal centro di Roma. Si estende fino al litorale ed è delimitata in parte dalla via Cristoforo Colombo e dalla strada statale Pontina, in parte dalla strada statale che da Ostia conduce ad Anzio.
La Tenuta presenta la maggior parte degli ecosistemi tipici dell'ambiente mediterraneo: procedendo dal mare verso l'entroterra, si incontrano un'ampia zona di spiaggia incontaminata, dune recenti sabbiose con piante pioniere e colonizzatrici, dune antiche consolidate con zone umide retrodunali ed aree a macchia mediterranea bassa ed alta, con specie verdi ed aromatiche. In gran parte, il bosco è planiziario, caratterizzato da querce. Alle diverse varietà di querce - farnia, farnetto, cerro, leccio, sughera, crenata - si affiancano altre specie, pioppi, frassini, ontani, aceri e carpini, distribuiti in ragione delle esigenze microclimatiche e nutrizionali.
Il sottobosco è particolarmente ricco degli arbusti tipici della macchia: ginepro, mirto, lentisco, erica, cisto, corbezzolo, ginestra, alloro, fillirea, smilace e così via. Recenti ricerche hanno permesso di individuare ben 1082 specie botaniche. Il pino domestico, sebbene di introduzione artificiale, costituisce ormai un elemento fondamentale del paesaggio e fornisce una consistente produzione di pinoli. I boschi si alternano a radure e praterie naturali, dimora di esemplari arborei ultracentenari. Di particolare interesse, anche dal punto di vista paesaggistico, sono le cosiddette piscine, pozze d'acqua naturali che testimoniano l'antica presenza di ambienti umidi e di boschi allagati che si estendevano sino alla pianura pontina.
Alla grande varietà della vegetazione corrisponde un'analoga ricchezza di specie faunistiche. Numerosa è la popolazione di cinghiali e daini, insieme con famiglie di caprioli e più modesti nuclei di cervi. Di rilevante valore biologico sono anche altri mammiferi: la lepre, i mustelidi - martora, faina, tasso - , la volpe, l'istrice, il riccio.
L'ambiente della Tenuta offre anche un ottimo rifugio a varie specie di uccelli, sia stanziali che migratori. Tra i residenti stabili si possono ricordare i picchi di varie specie, la ghiandaia, i rapaci diurni (molto diffusa la poiana) e notturni - civetta, allocco, barbagianni -. Tra gli uccelli di passo, oltre a numerosi trampolieri, anatidi e limicoli, tutti attirati dalle zone umide, la tortora, il colombaccio, il rigogolo, la beccaccia e, di notevolissimo interesse, il nibbio bruno.
Gli animali domestici costituiscono una componente rilevante dell'ecosistema e del paesaggio. La Tenuta, infatti, assicura la permanenza in purezza di equini e bovini di razza maremmana, quasi in via di estinzione, allevati allo stato brado ed accuditi da esperti butteri, secondo una tradizione secolare. La selezione è assiduamente curata, tanto che gli esemplari di Castelporziano si classificano spesso ai primi posti nelle principali esposizioni e rassegne di settore.
La Tenuta di Castelporziano, nata come riserva di caccia e azienda agricola, è andata progressivamente perdendo queste specifiche destinazioni: nel 1977 l'attività venatoria è stata vietata e le coltivazioni, storicamente indirizzate ad assicurare delle entrate, sono oggi considerate come parte integrante dell'ambiente e del paesaggio tipici dell'agro romano. I criteri guida sono quelli di minimizzarne l'impatto e oggi i 500 ettari riservati a colture non intensive assicurano soltanto la produzione di cereali e foraggi, in parte utilizzati per gli allevamenti zootecnici. Di modesta entità, ma di notevole interesse, sono il frutteto e l'orto sperimentali, in coltura biologica.
Il valore ambientale della Tenuta di Castelporziano, area ad elevato livello di biodiversità ed unico vero polmone verde in un territorio densamente antropizzato ed urbanizzato, ha assunto una tale rilevanza che nel corso degli ultimi anni si sono progressivamente intensificate le misure di salvaguardia e tutela. Tappa di particolare importanza è stata l'annessione, nel 1985, dell'area di Capocotta (circa mille ettari), salvata dalla speculazione edilizia. In questa prospettiva si colloca anche il Decreto Presidenziale n. 136/N del 5 maggio 1999, con il quale la Tenuta è stata assoggettata ad un regime di tutela secondo criteri che si richiamano alle disposizioni relative alle aree naturali protette. Sulla base di tale Decreto, Castelporziano è stata riconosciuta Riserva Naturale Statale. La normativa prevede, tra l'altro, l'istituzione di una Commissione, della quale sono state chiamate a far parte eminenti personalità del mondo accademico e scientifico, con l'incarico di formulare indicazioni e proposte volte a garantire una corretta ed equilibrata gestione del comprensorio.
Informazioni
Modalità di prenotazione
- Percorso naturalistico Campo di Rota
- Percorso Archeologico Tor Paterno
- Percorso storico artistico Castello
Durante tutti i percorsi è possibile prendere visione di opere, oggetti di arredo e istallazioni nell’ambito dell’iniziativa Quirinale contemporaneo
- prenotazione on line
- Call center, tel. 06 42012191
dal lunedì alla domenica dalle 09.00 alle 17.00 - INFOPOINT
Centro informazioni e prenotazioni, Salita di Montecavallo 15 (Roma). Operativo il martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 17.00. - Esclusivamente per le prenotazioni di istituti scolastici in visita alla Tenuta di Castelporziano contattare il tel. 06.51098316, tenuta@quirinale.it
Tutte le informazioni sul sito ufficiale alla pagina > https://palazzo.quirinale.it/residenze/visitacastelporziano/prenota
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