Architettura e ingegneria di fine Ottocento
È uno dei ponti innalzati dopo l’unità d’Italia, soprattutto per ragioni di viabilità. A incaricarsi della sua progettazione fu l’ingegnere Angelo Vescovali che, nella sua veste di Capo dell’Ufficio Idraulico Municipale, disegnò anche Ponte Garibaldi, Ponte Palatino, Ponte Regina Margherita e Ponte Cavour. Inizialmente doveva essere chiamato ponte dell’Orso in omaggio al vicino antico Albergo dell’Orso dove si diceva avesse alloggiato Dante Alighieri durante il suo soggiorno a Roma per il Giubileo di Bonifacio VIII nel 1300. Al termine dei lavori per la sua costruzione, iniziati nel 1885 e durati dieci anni, fu poi invece dedicato al re d’Italia Umberto I che lo inaugurò personalmente insieme alla regina Margherita di Savoia il 22 settembre 1895, nell’ambito delle celebrazioni per il 25esimo anniversario della Breccia di Porta Pia.
Tra il Palazzaccio e piazza Navona
Il ponte collega la zona intorno a piazza Navona con la sponda opposta del Tevere, oggetto a fine Ottocento di una massiccia urbanizzazione che porterà alla costituzione del Rione Prati. Per chi viene da piazza Navona e dal centro storico di Roma, a dominare la prospettiva del ponte è la lunga facciata del Palazzo di Giustizia: al termine della cerimonia di inaugurazione del nuovo attraversamento del Tevere, il re e la regina si erano recati proprio a visitare il cantiere del “Palazzaccio”, il soprannome con cui è popolarmente conosciuto il monumentale palazzo disegnato dall’architetto Guglielmo Calderini che all’epoca era ancora in corso di realizzazione. Il ponte era stato infatti concepito anche a servizio e a completamento estetico del futuro nuovo Palazzo di Giustizia.
Un panorama da cartolina
Realizzato prevalentemente in marmo travertino e nella particolare pietra di Subiaco, Ponte Umberto I (conosciuto anche con il nome abbreviato di Ponte Umberto) è lungo oltre 105 metri e largo 20 metri. Scavalca il fiume con tre arcate che poggiano su piloni abbelliti nella parte superiore da bassorilievi, tra cui l’aquila sabauda. Solido e imponente, ma al contempo elegante, non ha forse il fascino dei ponti più antichi di Roma ma offre la certezza di un panorama meraviglioso e permette di ammirare Ponte Sant’Angelo e la cupola di San Pietro in tutta la loro bellezza.
Foto turismoroma
Informazioni
Location
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.