Una meravigliosa mappa marmorea che restituisce un panorama unico del paesaggio urbano di Roma antica: l’edificio dell’Ex Palestra della Gioventù Italiana del Littorio all’interno del Parco archeologico del Celio, riaperto al pubblico grazie agli interventi condotti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, ospita il nuovo Museo della Forma Urbis, che custodisce i frammenti superstiti della celebre Forma Urbis Romae, una delle più rare e importanti testimonianze giunte a noi dall’antichità.
La gigantesca pianta marmorea era stata incisa tra il 203 e il 211 d.C. sotto l’imperatore Settimio Severo e aveva probabilmente una funzione di propaganda e di celebrazione del potere e dei grandiosi monumenti della città. Occupava in origine uno spazio di circa 18 metri per 13 ed era esposta sulla parete di un’aula nel Tempio della Pace, in seguito inglobata dal complesso dei Santi Cosma e Damiano nell’area del Foro Romano. Le 150 lastre che la componevano erano applicate alla parete con perni di ferro ed erano attraversate da una incredibile moltitudine di sottili incisioni che raffiguravano le planimetrie degli edifici di Roma nel III secolo d.C., con i suoi quartieri, case, portici, templi e botteghe, a una scala media di circa 1:240.
Dopo la sua scoperta nel 1562, molti frammenti andarono perduti e dispersi. Quello che rimane oggi è circa un decimo del totale della pianta: delle centinaia di frammenti rinvenuti nel corso dei secoli, solo circa 200 sono stati identificati e idealmente collocati sulla topografia moderna. La pianta marmorea è entrata a far parte delle collezioni dei Musei Capitolini dal 1742. L’ultima esposizione complessiva degli originali fu realizzata tra il 1903 e il 1924 nel giardino del Palazzo dei Conservatori; poi, fino al 1939 alcuni nuclei significativi sono stati visibili nell’Antiquarium del Celio.
A distanza di circa un secolo, il nuovo allestimento del Museo della Forma Urbis restituisce la pianta marmorea a una piena fruizione, favorendo la leggibilità di un documento che, per ingombro e condizioni frammentarie, si presta poco a una comprensione immediata. Sul pavimento della sala principale del museo, i frammenti della Forma Urbis sono sovrapposti alla Pianta Grande di Giovanni Battista Nolli del 1748, così da permettere ai visitatori di effettuare un vero e proprio viaggio nella città antica, e di apprezzare da vicino i particolari delle planimetrie. Gli spazi interni dell’edificio museale ospitano anche una consistente scelta del materiale architettonico e decorativo dell’ex Antiquarium Comunale.
In copertina: Forma Urbis, Colosseo
Parco archeologico del Celio
Musei Capitolini
Rione XIX - Celio
Parco Archeologico del Colosseo
Informazioni
Aperto dal martedì alla domenica
ora solare: dalle 10.00 alle 16.00 (ultimo ingresso alle 15.00)
ora legale: dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00)
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre, 1° maggio
Location
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