La piazza intitolata a Giuseppe Mazzini è il fulcro del quartiere della Vittoria, costruito a partire dal 1911 sulla vasta area tra il quartiere Prati e la sponda destra del Tevere dove a fine Ottocento si svolgevano le esercitazioni militari. In occasione dell’esposizione internazionale del 1911, voluta per celebrare il cinquantenario della proclamazione dell’Unità d’Italia, in questa parte della città vennero infatti allestiti alcuni padiglioni e furono edificati i primi villini e le prime palazzine.
La sistemazione a giardino pubblico della parte interna della piazza fu realizzata tra il 1927 e il 1930 su progetto di Raffaele De Vico, l’architetto e paesaggista che contribuì a definire, con un suo stile preciso e sempre riconoscibile, l’aspetto attuale di molte aree verdi di Roma, tra cui Villa Glori, il Giardino degli Aranci, il Parco del Colle Oppio e il Parco degli Scipioni.
Il centro del giardino, uno spazio ottagonale suddiviso in quarti da viali d’accesso e perfettamente integrato nel contesto urbano, è occupato da una grande e scenografica piscina, una “fontana-giardino” nella definizione dello stesso De Vico, frutto della collaborazione con lo scultore Ermenegildo Luppi. Ispirata a un antico ninfeo, offre un inconsueto esempio di articolazione spaziale realizzata attraverso essenze verdi.
Agli angoli dell’ampio bacino sono collocate quattro monumentali colonne, poste su un alto basamento: sono decorate con le insegne del regime fascista e sormontate da aquile. I viali, pavimentati con mosaici allegorici, sono accompagnati da siepi di bosso e cipressi. Lo spazio esterno è delimitato da lecci sagomati, che costituiscono anche le alberature di viale Mazzini, il principale asse di attraversamento del quartiere.
Una curiosità: il colonnello William Frederick Cody, più noto come Buffalo Bill, si esibì con la sua Compagnia Americana a Roma in piazza d’Armi, l’attuale piazza Mazzini, nel febbraio del 1890 e successivamente nel 1906.
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