In occasione della sistemazione della parte centrale di piazza Mazzini, l’architetto Raffaele De Vico realizzò la grande fontana ispirata a un antico ninfeo - da lui stesso definita ”fontana-giardino” - con la collaborazione di Ermenegildo Luppi per le parti scultoree.
Completata nel 1927, è posta al centro di un’area verde circolare ed è delimitata da un piccolo viale con mosaico pavimentale policromo realizzato in breccia di fiume, ornato da soli raggianti, vele, tritoni, cornucopie e segni zodiacali.
Ampia e raffinata, la fontana è costituita da una grande vasca ottagonale, ai cui angoli sono collocate quattro imponenti colonne su basamenti, sormontate da aquile romane. Esternamente, le facce dei basamenti sono decorate con draghi a rilievo – con un’epigrafe sovrastante che riporta “Acqua Trevi”- che versano acqua in vaschette semicircolari. Il lato orientato verso interno è parte di una struttura articolata: una serie di cinque conchiglie digradanti riversano acqua come in una piccola cascata; alla base, dal fondo della vasca emergono i profili di due animali fantastici dalla cui bocca esce uno zampillo diretto al centro della fontana.
Photo Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
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