Realizzata nel 1589 dall’architetto genovese Giacomo Della Porta (1533-1602), la fontana è costituita da una vasca a barca, al cui centro un balaustro, poggiante su basamento cubico, sorregge un catino. Su questo quattro putti, scolpiti dal Brasca, versano acqua da anforine e volgendosi le spalle stringono fra di essi i monti araldici di Sisto V Peretti (1585-1590), sotto il cui pontificato fu eretta la fontana.
L’opera - cui hanno collaborato gli scultori e scalpellini Andrea Brasca, Pietro Gucci, Pace Naldini - appare come una delle creazioni più interessanti dell’architetto genovese.
La struttura originaria è oggi posta al centro di una piscina circolare, realizzata ai primi del ‘700, protetta da basse colonnine, raccordate da una barra in ferro.
La sua struttura è caratterizzata da un’elegante vasca marmorea dalla pianta a ovale, decorata sulla superficie esterna da quattro mascheroni; su questa si innalza il catino superiore sorretto da un balaustro posto su un plinto finemente scolpito. Due coppie di stemmi, del Popolo Romano, e dei Chigi, in memoria di un restauro dell’epoca di Alessandro VII (1655-1667), sono collocati sul balaustro. La sommità del catino è decorata da quattro putti sorreggenti delle anfore. In origine la base della fontana era costituita da alcuni gradini che fungevano da sostegno della vasca ovale.
Alcuni radicali interventi del XIX e XX secolo hanno modificato l’aspetto della fontana: intorno al 1860 venne, infatti, realizzato l’ampio bacino circolare alla base; successivamente, gli sventramenti dell’area ai piedi del Campidoglio hanno trasformato il tessuto urbano comportando la demolizione degli edifici di un lato intero della antica piazza. Attualmente quindi la fontana soffre di una posizione urbanistica sacrificata, nel punto di convergenza di due strade molto trafficate.
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