In origine questa fontana era collocata sul fianco della chiesa di Santa Maria delle Grazie, demolita quando venne aperta Piazza Risorgimento.
Più bassa di circa un metro rispetto al piano stradale, la fontana è accessibile attraverso due rampe di scale curvilinee.
Da una conchiglia in travertino l’acqua zampilla nella sottostante vaschetta.
Cenni storici
Questa fontana, così denominata perché originariamente alimentata dall'Acqua Angelica, venne realizzata nel 1898 da Francesco Buffa, su commissione del Comune di Roma, sulla fiancata sinistra della chiesa di S. Maria delle Grazie a Porta Angelica, tra via di Porta Angelica e Borgo Angelico.
Nel 1930, quando la chiesa venne demolita per l'ampliamento di via di Porta Angelica, nell'ambito della realizzazione dei nuovi confini tra lo Stato Italiano e la Città del Vaticano, la fontana venne spostata nella posizione attuale. Addossata ad un prospetto in laterizi, più basso di circa un metro rispetto al piano stradale, la fontana è accessibile attraverso due rampe di scale curvilinee.
L’acqua, ora proveniente dall’Acquedotto Vergine, zampilla da una semplice cannella sormontata dall'epigrafe con la sigla SPQR e riempie una vaschetta rettangolare con bordo arrotondato, poggiante su piede sagomato. Sulla vaschetta è impostata una nicchia in travertino, delimitata da una coppia di lesene che sorreggono un arco, sormontato da una lunetta entro cui è una valva di conchiglia con i bordi arrotolati. Lievi modanature disegnano la superficie compresa fra le due lesene. Sull'architrave si legge la data di esecuzione, "1898", mentre sulla cornice dell'arco vi è la scritta "ACQUA ANGELICA".
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