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Chiesa di San Pantaleo

Chiesa di San Pantaleo

Affacciata sulla piazza omonima che condivide con il settecentesco Palazzo Braschi, è uno dei luoghi da riscoprire nel pieno centro di Roma. Anticamente detta “de Parione” dal nome del rione, la chiesa è dedicata a San Pantaleone di Nicomedia, il cui martirio viene tradizionalmente fatto risalire al 27 luglio dell’anno 305, ed esisteva già alla fine del XII secolo. Una bolla di Papa Urbano III del 1186 la ricorda come “Sancti Pantaleonis de Pretecarolis”, una denominazione su cui non ci sono certezze – anche se un’interpretazione suggestiva la fa derivare dalla presenza, nelle vicinanze, di una di quelle pietre sulle quali si svolgeva il mercato del pesce, di proprietà di un mercante di nome Carolus.

Nel 1621 la chiesa e il convento annesso furono affidati a San Giuseppe Calasanzio, fondatore dell’ordine dei Padri Scolopi e delle Scuole Pie, le prime scuole popolari gratuite in Europa. Tra il 1681 e il 1689, la chiesa fu ricostruita su disegno di Giovanni Antonio De Rossi. Per la realizzazione della facciata bisognerà invece attendere fino al 1806 quando Giuseppe Valadier (il celebre architetto di piazza del Popolo) si occuperà del progetto su commissione del principe Giovanni Torlonia.

La sobria ed elegante facciata neoclassica, divisa orizzontalmente da un alto fregio, introduce al geniale interno tardo secentesco, costituito da un’unica navata con due cappelle laterali e una profonda abside. Effetti magistralmente illusionistici contraddistinguono gli affreschi della volta realizzati da Filippo Gherardi dal 1687 al 1692, un’opera grandiosa dove il “Trionfo del Nome di Maria” è accompagnato da una folla di personaggi che offrono alla Vergine doni preziosi, tra cui le rappresentazioni dei quattro continenti noti all’epoca: l’Europa, le due Americhe (un’Amazzone con faretra e dardi), l’Asia, che porge un calice con spezie orientali, e in basso l’Africa.

Sotto l’altare maggiore una preziosissima urna di porfido conserva il corpo di San Giuseppe Calasanzio, mentre nell’attiguo convento si possono ancora visitare le stanze dove il santo visse, con numerose reliquie e oggetti a lui appartenuti. Nella sagrestia si trova invece il Pozzo di San Pantaleo: benedetta con le reliquie del santo e pertanto ritenuta miracolosa, l’acqua del pozzo veniva offerta ai fedeli ogni 27 luglio, nel giorno dell’anniversario del santo taumaturgo, protettore dei medici. Oggi la cisterna è chiusa ma la tradizione di distribuire l’acqua è rimasta.

La chiesa è affidata ancora oggi alla congregazione dei Padri Scolopi.

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Informazioni

Indirizzo 
POINT (12.4735355 41.8973041)
Orari 

Per gli orari delle messe e le modalità di visita rivolgersi ai contatti indicati.

Contatti 
Email: 
secgen@scolopi.net
Telefono: 
06 6840741
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Location

Chiesa di San Pantaleo, Piazza dei Massimi, 4
Piazza dei Massimi, 4
41° 53' 50.2944" N, 12° 28' 24.7296" E

Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.

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