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Chiesa delle Santissime Stimmate di San Francesco

L’attuale chiesa barocca a pochi passi dal Pantheon e dall’Area Sacra di largo di Torre Argentina sorge sul luogo di un precedente edificio sacro dedicato ai Quaranta Martiri di Sebaste, un gruppo di soldati romani vittime delle persecuzioni di Licinio nel 320. In una lapide del 1298, conservata in sacrestia, la chiesa è citata con il nome di “Santi Quaranta Martiri de calcarario”: nella Roma del Medioevo questa zona era infatti chiamata “Calcarario” per la presenza di numerose calcare, le fornaci che trasformavano i marmi antichi in calce.

Nel 1597 la chiesa venne affidata alla Confraternita delle Sacre Stimate di San Francesco che in quegli anni muoveva i suoi primi passi. Nel primo quarto del Settecento la confraternita la fece ricostruire nelle forme attuali, dandole anche il nuovo nome. Il progetto reca la firma di Giovambattista Contini, uno dei protagonisti dell’ultima fase del barocco romano – una personalità poliedrica che operò non solo nel campo dell’architettura ma anche nel teatro e nell’ingegneria idraulica.

La facciata-portico a due ordini è opera di Antonio Canevari, che si ispirò a quanto fatto da Pietro da Cortona per la chiesa di Santa Maria in Via Lata. Un nicchione-finestra inquadra la teatrale rappresentazione di San Francesco con le stimmate: la statua è generalmente attribuita ad Antonio Raggi, per circa trent’anni collaboratore e allievo di Gian Lorenzo Bernini. L’interno è a una sola navata con tre cappelle per lato ed è ricco di elementi pittorici e decorativi, per esempio un crocifisso d’avorio attribuito ad Alessandro Algardi, la raffigurazione dei Santi Quaranta Martiri di Sebaste realizzata da Giacinto Brandi e il monumento di Ladislao Costantino Wasa (il figlio del re di Polonia morto nel 1698). La sagrestia conserva un prezioso reliquiario in argento che custodisce il sangue di San Francesco d’Assisi. Nel sotterraneo della chiesa esiste un ossario che risale al Cinquecento.

Una curiosità: nel 1870, all’indomani della Breccia di Porta Pia, all’interno della chiesa cominciarono le ricerche del corpo di Mameli, che era stato trasportato qui dalla chiesa di Santa Maria in Monticelli, il primo luogo di sepoltura del giovane autore dell’Inno d’Italia, morto nel 1849 nel vicino ospedale della Santissima Trinità in seguito alle ferite riportate durante la difesa della Repubblica Romana. Le spoglie vennero prima portate nel cimitero monumentale del Verano e poi, nel 1941, nel Mausoleo Ossario Garibaldino al Gianicolo.

Foto Redazione Turismo Roma

Informazioni

Indirizzo 
POINT (12.4773611 41.89615)
Orari 

Per gli orari delle messe e le modalità di visita rivolgersi ai contatti indicati.

Contatti 
Sito web: 
www.sacrestimmate.org
Telefono: 
06 69942301
YouTube: 
www.youtube.com/@scuolabiblicadellestimmate
Facebook: 
www.facebook.com/stimmateroma
Email: 
sacrestimmate@gmail.com
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Location

Chiesa delle Santissime Stimmate di San Francesco, Largo delle Stimmate , 1
Largo delle Stimmate , 1
41° 53' 46.14" N, 12° 28' 38.4996" E

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