Si affaccia su largo Venosta, all'inizio di via in Selci.
L'edificio sacro ha una pianta a croce greca e la sua costruzione iniziò nel 1589 per terminare nel Settecento con la costruzione del convento annesso per le suore di san Francesco di Paola.
In occasione di successivi ampliamenti, nella vicina via in Selci, in quello che oggi è l'ex monastero delle Paolotte, fu trovato un tesoro, che l'Armellini così descrive:
Nel 1774 sfondato un grosso muro antico dietro il coro del monastero delle Paolotte sotto il monte Esquilino fu trovata una camera dove era nascosto (forse nella prima invasione dei Barbari) un tesoro in argenteria, statuette di metallo dorato, finimenti di cavallo in argento, candelabro di cristallo di monte, sculture in marmo ecc. Fu devoluto il tutto al monastero suddetto e così dispersa una collezione di oggetti che sarebbe stata bene nel museo Vaticano specialmente per essere unica in quelle materie preziose in specie una toeletta in argento. Il ch. E. Q. Visconti ne diede relazione nell'Antologia Romana nel 1794. Poi fu scoperto che era monumento della celebre famiglia cristiana degli Aproniani.
(Armellini, op. cit., p. 219)
La tradizione popolare attribuiva questo tesoro ad un re polacco che abitava nella zona: da qui il nome della rampa di scale che costeggia la chiesa, ossia Monte Polacco.
Nella chiesa con l'accordo di san Giovanni Paolo II, officia il culto, a certi orari, la Chiesa ortodossa etiope Tewahedo, alla quale, con Convenzione della Diocesi di Roma, sono peraltro affidati i locali al piano interrato della chiesa.
Nel 1984 Raffaella Carrà registra il videoclip del brano Buon Natale all'interno di essa.
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