L'edificio fu costruita nel 1818 da mons. Nicola Nicolai per i contadini della sua tenuta di campagna, sulla “Via Paradisi” percorsa nelle Visite delle sette Chiese. Al Valadier è attribuito il pronao d’ingresso e nel portico si possono ammirare tre bozzetti a rilievo in gesso, ritenuti opera di Antonio Canova.
P. Generoso Calenzio l’acquistò con l’annessa casa nel 1889, e la generosità di Papa Pio XI aiutò i Padri dell’Oratorio Romano a ritornarne in possesso, nel 1924, con l’invito di iniziare con la Parrocchia di San Paolo fuori le Mura la collaborazione nella cura delle anime.
Il nuovo quartiere si stava infatti sviluppando, anche grazie al trasferimento in Garbatella delle famiglie sfrattate dai vecchi e malsani alloggi del centro storico; ed il problema dell’assistenza religiosa si faceva urgente per quella eterogenea popolazione lontana dalle chiese della Città.
Il giovane p. Luigi Botton, trasferitosi là dalla Vallicella, aveva infatti trasformato in cappella una “vaccheria” messa a disposizione dalla famiglia Santambrogio e vi aveva celebrato la Messa di mezzanotte, essendo ormai la Chiesoletta incapace di accogliere tutta la gente.
La Congregazione di Roma sentì come opera importante quella che alla Garbatella stava nascendo e vari Padri della Vallicella, con non lieve sacrificio, andavano a sostenere l’attività del confratello nelle domeniche e nelle feste.
Non è senza significato che proprio a quegli umili locali adibiti ad una crescente attività, la Congregazione Romana, guidata da p. Paolo Caresana, amico e confessore di mons. Montini, abbia destinato ricordi preziosi dell’attività apostolica esercitata da San Filippo Neri nel cuore della vecchia Roma: per sottolineare la continuità dell’opera, fu portato alla Garbatella, dal terreno anticamente acquistato da p. Colloredo in Borgo Vittorio per la ricreazione dei fratelli dell’Oratorio Secolare ed espropriato nel 1928, un pregevole bassorilievo di san Filippo in estasi che ornava l’altare del “Giardino”; e da quel “giardino” si presero, per trapiantarle in Garbatella, anche alcune piante di aranci, una delle quali ancora è presente; come il bassorilievo posto davanti al portico di S. Eurosia, in via delle Sette Chiese.
Grazie al lavoro pastorale svolto dai Padri, i tempi divennero maturi per l’erezione di una nuova Parrocchia, che fu dedicata a San Francesco Saverio. Agli Oratoriani, che rimanevano là a continuare il loro apostolato, il Card. Vicario Marchetti Selvaggiani assegnava nel 1933 il compito di dedicarsi, in modo speciale, alla cura dei giovani organizzando un Oratorio, che continua a svolgere la sua opera.
Grazie all’interessamento dell’allora mons. Giambattista Montini – il futuro Paolo VI – furono assegnate alla Congregazione le generose offerte messe a disposizione del Sommo Pontefice Pio XII dai coniugi statunitensi Thomas e Irene Bradley: sorsero il grande edificio dell’Istituto Baronio e la chiesa parrocchiale di San Filippo Neri in Eurosia, che continua nel suo titolo a richiamare la storia della Chiesoletta, ma anche quella delle prime generazioni cristiane di Roma, le cui catacombe si trovano sotto questi terreni.
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