Le insulae e le domus sono fra i ritrovamenti di maggiore rilievo oggi visitabili all’interno del Parco Archeologico di Ostia antica. Le prime sono abitazioni condominiali su più piani e rappresentano un interessante esempio di edilizia popolare dell’epoca imperiale. Le seconde sono invece residenze riferibili al ceto medio e dunque, più ricche sotto il profilo estetico.
Tra le costruzioni popolari più importanti ricordiamo la Casa di Diana, l’Insula di Giove e Ganimede e, per finire, l’Insula dalle Pareti Gialle.
La Casa di Diana è articolata su quattro piani e risale al II secolo d.C. Il suo nome è dovuto a un dipinto raffigurante Diana Cacciatrice, rinvenuto all’ingresso dell’edificio. Il piano terra si caratterizza per la presenza di pavimenti con mosaici a tessere bianche e nere. Salendo è possibile trovare gli appartamenti, il cui valore commerciale, all’epoca, diminuiva man mano che si arrivava all’ultimo piano, normalmente occupato dalle classi meno abbienti. All’esterno del palazzo si aprivano dei negozi, tipicamente dotati di un retrobottega e di un mezzanino. L’Insula di Giove e Ganimede, risale all’età adrianea e si sviluppa su due piani accessibili per mezzo di scale interne. Gli appartamenti si affacciavano su un cortile e all'epoca di Commodo alcuni ambienti furono adibiti a tabernae decorate con affreschi fra i quali la Nascita di Venere, Giove e Ganimede, Leda e il Cigno. L’Insula delle Pareti Gialle infine, del II-III secolo d.C., è caratterizzata da locali pavimentati con mosaici a disegni geometrici e le pareti sono ornate da affreschi a fondo giallo raffiguranti architetture e paesaggi naturali.
Informazioni
Visitabili in occasione di aperture straordinarie
Location
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.