La Casa delle Armi è uno degli edifici del Foro Italico, il vasto complesso sportivo ideato da Enrico Del Debbio ai piedi di Monte Mario e inaugurato nel 1932 con il nome di Foro Mussolini.
La progettazione dell’Accademia di scherma, in origine chiamata Casa del Balilla sperimentale, fu affidata nel 1933 al giovane architetto Luigi Moretti, che aveva appena sostituito Enrico Del debbio nella direzione dell’ufficio tecnico dell’Opera Nazionale Balilla. La inaugurò lo stesso Mussolini tre anni dopo con la denominazione “Accademia fascista di scherma”.
Considerata un capolavoro dell’architettura razionalista del ‘900, l‘Accademia è formata da due corpi di fabbrica ortogonali destinati ad ospitare spazi polifunzionali: la Biblioteca e la Sala d’Armi. I due edifici sono raccordati da una struttura ellittica e collegati da due passarelle aeree. Tutte le superfici esterne sono riestite in lastre di marmo bianco di Carrara. La Biblioteca fu concepita come vasta sala su cui si affacciano due gallerie sovrapposte per la lettura, aeree nello spazio totalmente visibile già dall’ingresso e illuminate da un grandissima vetrata aperta verso il Foro.
L’altro edificio è caratterizzato dalla grande Sala d’Armi, che avrebbe consentito l’esercitazione di ben 160 schermidori in simultanea. La copertura, costituita da due semivolte paraboliche sfalsate gettate in cemento armato e raccordate da un lungo infisso, e le ampie finestrature, assicurano all’ambiente un’illuminazione a luce diffusa che dilata ulteriormente lo spazio.
Utilizzata a lungo come aula giudiziaria (la cosiddetta “aula bunker”), ha subito pesanti manomissioni e poi un lungo abbandono.
Di proprietà del Coni, nel 2022 sono stati stanziati dei fondi per avviare lavori di restauro.
Informazioni
Al momento non visitabile
Location
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.