Situato in un palazzetto ottocentesco immerso nel verde, fu ideato da Alfonso Gallo come sezione didattica dell’Istituto da lui stesso fondato nel 1938.
Espone una casistica dei danni che il libro può subire ad opera di agentifisici (luce e calore), chimici (inchiostri acidi), biologici (insetti e microrganismi) o da eventi eccezionali come terremoti, alluvioni e guerre. La raccolta comprende reperti vari quali inchiostri, supporti per la scrittura, volumi e frammenti di libri particolarmente malati, corrosi, carbonizzati o addirittura sforacchiati dai proiettili.
Oggi ha un percorso materico rinnovato soprattutto nelle presentazioni multimediali: schermi interattivi e spazi emozionali si uniscono alla continuità con il passato, rappresentato dal nucleo originario.
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