Nascosta a circa 4,50 metri dal piano stradale, esattamente al di sotto della vivace ed elegante piazza Navona, si trova una delle strutture più imponenti e ricche di storia della Roma antica: lo Stadio di Domiziano.
Costruito per celebrare Certamen Capitolino Iovi disputato in onore di Giove Ottimo Massimo e istituito a imitazione dei giochi olimpici, lo Stadio di Domiziano fu inaugurato nell’86 d.C. ed è il primo e unico esempio di stadio in muratura.
Le gare che si svolgevano al suo interno, durante le quali era consuetudine distribuite prebende e doni ai popolani più bisognosi, erano dedicate agli agoni atletici e comprendevano anche sfide musicali e di poesia, che si tenevano nell’Odeon appositamente costruito nelle vicinanze dello Stadio.
I giochi erano presieduti dall’imperatore che, per l’occasione, indossava una toga purpurea e recava sul capo una corona d’oro con l’effigie di Giove, Giunone e Minerva.
Nelle intenzioni di Domiziano c'era il desiderio di sensibilizzare e coinvolgere i romani a praticare di più l’atletica, sport per eccellenza, e gli sport non violenti alla maniera greca. Questi giochi, tanto apprezzati da Domiziano, erano, però, poco amati dai cittadini che li consideravano poco virili.
Il programma delle gare contemplava la corsa, la lotta, il pugilato, il pancrazio (lotta in cui tutto era ammesso tranne mordere e graffiare) e il pentathlon che comprendeva, appunto, cinque prove: il lancio del disco e del giavellotto, il salto in lungo, la corsa dello stadio, la gara di lotta. Il popolo romano, ovviamente, preferiva il pugilato ed il pancrazio, discipline che eccellevano per violenza e brutalità.
Gli atleti, generalmente professionisti di nazionalità greca o orientale, gareggiavano, oltre che per il denaro, per i grandi onori che ricevevano. Le gare, però, erano aperte anche ai semplici cittadini che, in caso di vittoria, potevano raggiungere alti gradi sociali. Al contrario dei gladiatori e dei venatores, la cui condizione sociale era di infimo livello, lo stato sociale degli atleti dei certamen di Domiziano li poteva portare a ricevere la cittadinanza romana, privilegi fiscali o l’esenzione dal servizio militare.
Lo Stadio di Domiziano era un edificio di forma rettangolare molto allungata con un’estremità in forma di emiciclo e l’altra rettilinea e leggermente obliqua; misurava 275 metri in lunghezza per 106 di larghezza e poteva contenere circa 30.000 spettatori (il Colosseo 50/60.000). Era costruito in laterizio rivestito di stucco modanato e colorato, mentre la facciata e i pilastri interni dell’ambulacro erano in travertino.
Foto: Area Archeologica Stadio di Domiziano official Facebook
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Informazioni
L’area archeologica è aperta al pubblico tutti i giorni
dalle ore 10.00 alle ore 19.00 orario continuato, ultimo ingresso alle ore 18.20
Per informazioni su biglietti e modalità di visita consultare il sito ufficiale
Location
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