Tra i principali protagonisti della scultura contemporanea, Tony Cragg è noto per aver sperimentato, fin dagli anni Settanta, con la ricerca di forme sorprendenti e l’utilizzo di tecniche e materiali inediti. La sua ricerca artistica è da sempre concentrata sulle infinite possibilità del disegno e della scultura, in un confronto inarrestabile con la natura, con i suoi processi creativi e le sue strutture evolutive.
Pur essendo radicate nel presente, le sue opere riescono a entrare mirabilmente in sintonia con gli ambienti che le accolgono: è così anche per le maestose Aule delle Terme di Diocleziano dove campeggiano 18 sculture in bronzo, legno, travertino, fibra di vetro e acciaio, realizzate negli ultimi due decenni dall’artista inglese. Le loro forme seducenti e misteriose, dalle dimensioni più o meno grandi, rinviano al mondo minerale e vegetale, alla geologia e alla biologia, evocando le onde del mare, le conchiglie e le strutture vegetali, e dialogando con gli spazi archeologici del complesso monumentale.
Il titolo della mostra, tratto da un’espressione di Charles Darwin, sottolinea proprio lo stupore e la meraviglia dell’artista di fronte alla ricchezza delle architetture della vita, emozioni restituite all’osservatore tramite strutture complesse, al confine tra astrazione e figurazione, che mettono alla prova limiti fisici e strutturali, cercando di risolvere il rapporto tra materia e tecnica, tra vuoto e pieno, tra instabilità ed equilibrio in un’esperienza che coinvolge i sensi e l’immaginazione, il pensiero e la vista.
Grazie alla collaborazione con Municipio I Roma Centro, oltre a occupare gli spazi del museo le opere di Cragg raggiungono le vie e le piazze del centro di Roma in una straordinaria fusione tra arte contemporanea e contesto urbano storico.
Informazioni
Dal 9 novembre 2024 al 4 maggio 2025
da martedì a domenica ore 9.30 – 19.00, ultimo ingresso ore 18.00