Le sale terrene di Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini ospitano una selezione di opere straordinarie provenienti dalla Pinacoteca Civica “Francesco Podesti” di Ancona. Il progetto della mostra infatti, nato in occasione del Giubileo, permette di riscoprire alcuni capolavori del Rinascimento e del Barocco attraverso sei tele di grande valore artistico - delle quali cinque pale d’altare di grandi dimensioni nonché una piccola e preziosa tempera su tavola - che testimoniano la ricchezza della città committente dei maggiori artisti italiani fra Cinquecento e Seicento.
Curata da Luigi Gallo e Ilaria Miarelli Mariani, la mostra anticipa i lavori di riallestimento della Pinacoteca Podesti, con i quali si vuole restituire alla città marchigiana il ruolo di primo piano che ha avuto nella storia dell’arte italiana. Tutte le opere esposte abbracciano secoli di arte sacra e raccontano il ruolo di Ancona come crocevia di influenze artistiche durante il Rinascimento e il Barocco.
Una tra le più importanti opere in esposizione è certamente la maestosa Pala Gozzi di Tiziano Vecellio (1488/1490-1576). Realizzata nel 1520 per la chiesa di San Francesco ad Alto di Ancona, il dipinto segna un momento cruciale nella carriera di Tiziano: in questa prima pala d’altare firmata e datata infatti, il giovane pittore traduce il linguaggio monumentale del Rinascimento veneziano in una visione intensamente narrativa e dinamica. Al centro della composizione, la Vergine con il Bambino appare come sospesa su una nube, circondata da angeli che sembrano accrescere la maestà divina della figura. Ai lati, San Francesco e San Biagio introducono un dialogo tra il sacro e il committente Luigi Gozzi, ritratto con straordinario realismo. Il fondale, dominato dalla veduta di Venezia, città natale del Vecellio, diventa un ponte ideale con Ancona, evidenziando il ruolo di quest’ultima come crocevia culturale e artistico del bacino adriatico. Lungo il percorso della mostra, si possono ammirare la Circoncisione dalla chiesa di San Francesco ad Alto, opera di Olivuccio Ciccarello (?-1439), interprete principale del rinnovamento della pittura anconetana che fiorì fra Trecento e Quattrocento; la preziosa Madonna con Bambino di Carlo Crivelli (1430?-1495), emblema della collezione dorica e una tra le più alte realizzazioni del pittore veneto che visse e operò nelle Marche; la Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto (1480-1556/1557), per la chiesa di Sant’Agostino, nella quale l'impianto monumentale si rifà alla lunga tradizione delle “sacre convesazioni” venete dove, come in altre opere del grande pittore veneziano, la simmetria è rotta dalla varietà degli atteggiamenti. Ancora di Tiziano è esposta l’imponente Crocifissione realizzata per la chiesa di San Domenico in cui l’artista esplora la tragedia e la sofferenza umana; la sensazione che se ne ricava infatti è quella di una drammatica coralità, accresciuta dalle linee convergenti che sottolineano i punti focali, mentre tutt'intorno i gruppi di figure creano un vorticoso movimento. Chiude il percorso l’Immacolata di Guercino (1591-1666), in cui la delicata figura della Vergine si staglia su un paesaggio marino il cui modello potrebbe essere la baia di Ancona.
La scelta di esporre queste opere ai Musei Capitolini non è casuale: la Pinacoteca Podesti, custode di questo prezioso patrimonio, dialoga idealmente con la collezione capitolina, che conserva capolavori degli stessi autori.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, con il patrocinio di Giubileo 2025 - Dicastero per l'Evangelizzazione, la mostra è organizzata da Arthemisia in collaborazione con Comune di Ancona, Ancona Cultura, Pinacoteca Civica di Ancona, Regione Marche e Palazzo Ducale di Urbino - Direzione Regionale Musei Nazionali Marche. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Foto: Tiziano Vecellio, Pala Gozzi (1520), particolare
Informazioni
Dal 26 novembre 2024 al 30 marzo 2025
tutti i giorni ore 9.30-19.30
24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: 25 dicembre
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