
Elemento imprendibile e in grado di resistere a ogni tentativo di essere modellato, ma anche filo conduttore di opere eterogenee per generazione e provenienza, con il suo fluire incessante l’acqua è la protagonista della mostra nella sala Gianferrari e nella galleria 2 del MAXXI, una produzione inedita che rappresenta un nuovo capitolo del progetto Water School dell’artista americano Oscar Tuazon, qui nel ruolo anche di curatore insieme a Elena Motisi.
Stravolgendo e mescolando scultura e architettura, materiali naturali e industriali (legno, cemento, vetro, acciaio), Tuazon crea strutture e istallazioni che accolgono e interrogano il corpo umano, rendendolo protagonista dell’ambiente. Lungo il percorso espositivo, con un allestimento che evoca il flusso sinuoso delle anse del Tevere, le sue opere (Great Lakes Water School, opera del 2023 in collaborazione con Peter Sandbichler, Floating Flower e Still Flowing Water, del 2024, e la nuova produzione site-specific Ocean Pavilion) si affiancano a quelle di altri 14 artisti, invitando i visitatori a riflettere sulla poetica dell’acqua, ma anche sulle urgenze ambientali, sulle dinamiche e politiche legate all’accesso e al controllo della terra, dell’acqua e delle infrastrutture e sul rapporto che intercorre tra uomo e natura.
In mostra opere di: Lita Albuquerque, Saif Azzuz, Matthew Barney, Christo, Abraham Cruzvillegas, Torkwase Dyson, Leslie Hewitt, Nancy Holt, Pavlo Makov, Virginia Overton, Marjetica Potrč, Ugo Rondinone, Peter Sandbichler, Anna Sew Hoy, Oscar Tuazon.
Foto © Luis Do Rosario courtesy Fondazione MAXXI
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