
Claudia Castellucci presenta il suo nuovo spettacolo di danza contemporanea ispirandosi al canto Znamenny, un antico canto liturgico ortodosso - di impronta greca - che si fonde con la tradizione rurale della musica russa
Lo spettacolo presenta una danza di tipo primitivo e intuitivo, mossa dall’idea centrale del cambiare posto, dell’andare in altri spazi, nel senso dell’acquisizione di una ‘nuova abitudine’ così da raggiungere lineamenti completamente cambiati.
La danza è immersa in un’atmosfera metafisica cui partecipano anche alcuni elementi del Coro Bizantino di Musica Aeterna di San Pietroburgo; danzatori e cantori si trovano così insieme sul palco, per coronare una lunga esperienza di preparazione all’interno di questa secolare tradizione corale dell’Europa Orientale.
La Castellucci è una drammaturga, coreografa e didatta che ha intrapreso, già da diversi anni, studi particolari sul movimento ritmico circolare in rapporto alla musica, avvicinandosi alle esperienze folkloriche più arcaiche a cui si ispira anche per questo spettacolo.
Con i danzatori Sissj Bassani, Silvia Ciancimino, Guillermo De Cabanyes, Francesca Siracusa, René Ramos, Pier Paolo Zimmermann, le luci e scenario di Eugenio Resta e l’assistenza tecnica di Francesca Di Serio.
Foto: sito ufficiale del Romaeuropa Festival
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