Penelope

Apre al pubblico la mostra dal titolo Penelope, a cura di Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni, negli spazi delle Uccelliere Farnesiane e del Tempio di Romolo, all’interno dell’area archeologica del Foro Romano e Palatino. L’esposizione, attraverso circa cinquanta opere, tra dipinti, sculture, rilievi, incunaboli e libri a stampa, vasi - tra cui il celebre skyphos attico del V sec. a.C. del "Pittore di Penelope" del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi - o nei tanti dipinti e incisioni di epoca moderna, restituisce i diversi aspetti della figura di Penelope, ripercorrendone il mito e la fortuna che, emergendo dalla remota età dei poemi omerici, ci viene presentata attraverso la tradizione letteraria e l’arte figurativa; la mostra, promossa dal Parco Archeologico del Colosseo, è la prima dedicata a questo importante personaggio omerico.

Figura emblematica della mitologia greca, nota soprattutto per la sua fedeltà al marito Ulisse (Odisseo) re di Itaca, la sua vicenda è narrata principalmente nell’Odissea, il celebre poema epico attribuito a Omero, nel quale Penelope incarna l’ideale della moglie devota e saggia. Durante i vent’anni di assenza di Ulisse, impegnato prima nella guerra di Troia e poi nel lungo viaggio di ritorno, Penelope diventa custode della sua dimora-reggia a Itaca, ubbidiente anche al figlio Telemaco appena ventenne.

Per proteggere il regno e se stessa infatti, Penelope mette in atto un astuto stratagemma: promette infatti di scegliere un nuovo sposo solo dopo aver terminato di tessere un sudario per Laerte, il padre di Ulisse. Tuttavia, di notte disfa segretamente quanto ha tessuto durante il giorno, riuscendo così a ingannare i pretendenti per tre anni. La figura di Penelope, simbolo di fedeltà e intelligenza, di pazienza e di saggezza, ha avuto una grande influenza non solo nella letteratura, ma anche nell’arte e in tutta la cultura occidentale. Spesso rappresentata intenta a tessere o a disfarsi del telaio, la sua immagine ritorna in diverse opere d’arte, dalla pittura rinascimentale fino alla scultura contemporanea.

Il percorso espositivo inoltre, rende omaggio anche a una delle più grandi artiste italiane del Novecento: Maria Lai. La mostra include infatti un tributo all’opera di quest’artista, nota per aver portato l’arte tessile al centro della scena artistica contemporanea. Grazie alla collaborazione con l’Archivio e la Fondazione Maria Lai, le opere di Maria Lai dialogano con il mito di Penelope, creando un ponte tra il mondo antico e quello moderno.

Alla mostra si accompagna il catalogo pubblicato da Electa, concepito, per la ricchezza dei contributi affidati ai maggiori specialisti con focus su vari aspetti e cronologie, come un volume esauriente  ̶  e ancora mancante nel panorama editoriale  ̶  sulla figura mitica eppure così attuale di Penelope e sulla sua fortuna nella cultura occidentale fino ai giorni nostri.

In occasione della mostra infine, il Parco archeologico del Colosseo promuove il programma di incontri Esistere come Donna. Dialoghi e lezioni su donne, artiste, battaglie e archetipi femminili ideato e realizzato da Electa con Fondazione Fondamenta e con Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni. Gli incontri si terranno nel Foro Romano presso la Curia Iulia, a partire dal 21 settembre, e fino a dicembre.

Foto: Atena induce Penelope al sonno, illustrazione da The Odyssey of Homer done into English prose by S.H.Butcher and Andrew Lang, ill. Sir William Russell Flint, the Medici Society, London 1924 - sito ufficiale del Parco Archeologico del Colosseo