
Pejman Tadayon, musicista, compositore e pittore di origine persiana, presenta il suo ultimo progetto, “Non siamo Sufi”, nel quale troviamo la trasposizione in musica delle poesie di quattro grandi mistici persiani (Rumi, Omar Khayyam, Hafez e Saadì), con musiche originali eseguite con gli strumenti della tradizione persiana. Ad accompagnarlo sul palco, un ensemble di musica e danza sufi per comunicare un messaggio di pace universale, ponte tra tutte le culture e religioni.
Oltre infatti allo stesso Tadayon (canto, oud, saz e ney), l’ensemble è composto da Martina Pelosi (canto, sansula), Luigi Polsini (viella), Renato Vecchio (duduk, fiati), Simone Pulvano (dumbek, darabuka, riq e daf), Massimiliano Barbaliscia (santur), Jolina Iavicoli e Silvia Layla (danza), Isabella Grimaldi (voce recitante) e il Coro Persepolis.
Pejman Tadayon, nato a Esfahan in Iran nel 1977, fin da giovane inizia a studiare l’antico repertorio musicale persiano – radif - e gli strumenti tradizionali - târ e setâr - sotto la guida dei maestri Kamran Keyvan, Mohammed Reza Lotfi e Behrooz Hemmati. Nel 2003 arriva in Italia per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Firenze e per studiare musica occidentale presso la Scuola di Musica di Fiesole. Nel 2005 si trasferisce a Roma, dove collabora con il gruppo di musica tradizionale persiana Sarawan – Tamburi d’Iran. Nel 2013 fonda il Pejman Tadayon Ensemble, per il quale compone musiche ispirate alle poesie di Rumi e al Sufismo; in quello stesso anno pubblica l’album Universal Sufi Music. Nel corso della sua carriera ha collaborato con diversi musicisti ed è attualmente considerato uno dei più importanti esperti di musica persiana e sufi in Italia.
Fonti: sito ufficiale dell'Auditorium Parco della Musica
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