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OMAGGIO A SCODANIBBIO: F.PLATONI/ G.PIERMATTI

Stefano Scodanibbio
 
Alisei (1986)
Geografia Amorosa* (1994)
Due Pezzi Brillanti: I, II (1985)
&Roll (2007)
 
Durata c.a. 40’
 
Francesco Platoni, Giacomo Piermatti* – contrabbasso
  Alisei. “In assenza di qualsiasi intento dimostrativo, tutto in questo pezzo viene ad assecondare il momento presente: il suono di armonici molto distanti che si alternano in un tremolo rapidissimo con i normali suoni delle corde vuote produce una sorta di melodia che fa erompere il magma terrestre nelle note di base più profonde, mentre gli spettri armonici si levano ad altezze celesti. Procedere contemporaneamente in queste due direzioni (dei sensi), per evitare le secche di ogni forma di dualismo: così va inteso lo spirito che anima questo pezzo, un pezzo che torna a proporsi, sia pur in maniera nuova, il compito di costruire” (Stefano Scodanibbio)

Geografia Amorosa “Negritudine, tribalità, “extra”. Parte di una più ampia composizione indicata come “Geographica” questo lavoro scava nelle potenzialità ritmico-percussive del contrabbasso che, anche in questo territorio, si rivela “strumento delle meraviglie” convogliando in sé le acquisizioni della tradizione degli archi e le innovazioni, le inquietudini, le aperture della musica extracolta… oh Beat!” (Stefano Scodanibbio)

Due Pezzi Brillanti. “Questi due brevi brani scritti nel 1985 rappresentano il logico proseguimento delle intenzioni compositive già formulate nei Sei Studi. Si ritrovano qui i principi di una forma lineare semplice e chiara, ripresa però in modo particolarmente “brillante”. Al posto di “brillante” si potrebbe dire “virtuoso”, dato che i due brani raggiungono sicuramente una nuova forma di virtuosismo. Il primo dei Due pezzi brillanti combina rapide, ed inizialmente brevi, catene di suoni reali con arpeggio punteggiature di suoni armonici, brevi cesure interrompono continuamente il movimento come per marcare, ogni volta, un nuovo approccio. Verso la fine queste catene si sgretolano in parti separate e ancor più frammentate fino a divenire “atomi” musicali che scompaiono nel vuoto. Durante tutto il brano la dinamica evolve energicamente dal pianissimo al fortissimo stridente e metallico. Nel secondo dei Due pezzi brillanti il carattere virtuosistico è ancor più impressionante. L’inizio danzante di ribattuti (non pizzicati ma con l’arco) è seguito da cascate di note sempre più rapide: come audaci capriole nel nuovo universo sonoro conquistato dal contrabbasso. (Wolfgang Korb)

&Roll “…and Roll nasce come musica di scena per lo spettacolo teatrale di Rodrígo García 2186, eseguito al Festival di Dro nel luglio 2007. Nel nostro primo incontro García, non avendo ancora idea di come sarebbe stato lo spettacolo, mi chiese se c’era una cosa che mi sarebbe piaciuto fare. Gli parlai di una mia vecchia idea o ossessione, quella di voler fare un giorno una rivisitazione, per contrabbasso solo, della musica rock che mi aveva accompagnato negli anni dell’adolescenza. García mi incoraggiò in questa direzione e, dopo alcuni tentativi, l’attenzione si focalizzò sulla musica di Jimi Hendrix e segnatamente sul brano Foxey Lady.
Quando lo feci poi ascoltare a García nei primi giorni di prove lui ebbe la pronta idea che, con un brano siffatto, l’esecuzione in sé fosse già abbastanza teatrale e che non bisognava mettere altro in scena se non del fuoco reale che sprigionava da una montagnola di terriccio, senza intervento alcuno degli attori. Mi disse però che io avrei dovuto vestirmi come Jimi Hendrix. L’esperienza fu esilarante come poche e rafforzò la mia personale convinzione che la forza delle idee non dovrebbe essere soggiogata dalla dittatura della forma. Al di là dello spettacolo, per cui era stato originariamente concepito, questo pezzo sta avendo anche una vita autonoma come pezzo da concerto, senza naturalmente il vestito di scena à la Hendrix. La partitura consiste in una serie di moduli che, variando e alternandosi lentamente nel tempo, si susseguono senza soluzione. Il punto di partenza è uno stilema rock dei più comuni, un Mi grave alternato a un Sol acuto con la stessa durata, dove si può già percepire il disegno di quello che sarà il tema di Foxey Lady citato letteralmente solo verso la metà del pezzo. Senza togliere il dito dalla piaga, un vero ostinato ossessivo, inizia una serie di microvariazioni timbriche e ritmiche che attraverso intensificazioni di velocità (dal lento al più mosso fino al più veloce possibile) portano all’esposizione del tema hendrixiano e a una seconda parte che, senza perdere mai la pulsazione originale, esplora nuovamente il materiale con altre tecniche (pizzicati di ambedue le mani, battuti, uso di clips, pressioni d’arco esagerate)” (Stefano Scodanibbio)
  Stefano Scodanibbio è stato contrabbassista e compositore (Macerata, Italia, 18.6.1956 / Cuernavaca, Mexico, 8.01.2012).
Ha studiato contrabbasso con Fernando Grillo, composizione con Fausto Razzi e Salvatore Sciarrino, musica elettronica con Walter Branchi, storia della musica con Michelangelo Zurletti.
Il suo nome è legato alla rinascita del contrabbasso negli anni '80 e '90, ha infatti suonato nei maggiori festival di musica contemporanea numerosi pezzi scritti appositamente per lui da compositori quali Bussotti, Donatoni, Estrada, Ferneyhough,Frith, Globokar, Sciarrino e Xenakis. Ha, inoltre, collaborato a lungo con Luigi Nono ("arco mobile à la Stefano Scodanibbio" è scritto nella partitura del Prometeo) e Giacinto Scelsi.
Di particolare rilievo le sue collaborazioni con Terry Riley e con Edoardo Sanguineti.
John Cage, in una delle sue ultime interviste, ha detto di lui: "Stefano Scodanibbio è stupefacente.
Non ho mai sentito qualcuno suonare il contrabbasso meglio di Scodanibbio.Sono rimasto letteralmente stupefatto. E penso che chiunque lo abbia sentito sia rimasto stupefatto".
Ha composto più di 50 lavori principalmente per strumenti ad arco, tuttavia, la sua opera di compositore ruota principalmente intorno al contrabbasso. Come scrive nelle note di copertina del cd Geografia amorosa, Scodanibbio intende la propria musica come “un'espressione del desiderio di aiutare lo strumento a trovare finalmente la propria voce, dopo aver conosciuto solo il balbettio di voci inappropriate o le sadiche violenze della cosiddetta avanguardia”.
Come scrive la compositrice Ana Lara “Gran parte del pensiero di Scodanibbio ha a che vedere con l'utopia e con il doppio gioco di una scrittura molto meticolosa combinata con la grande libertà dell'improvvisazione”.
Nel giugno 2004 ha eseguito la prima esecuzione della Sequenza XIVb di Luciano Berio, una propria versione per contrabbasso dall'originale Sequenza XIV per violoncello.
È stato attivo nella Danza e nel Teatro ha lavorato con coreografi e danzatori come Virgilio Sieni, Hervé Diasnas e Patricia Kuypers e con il regista Rodrigo García,
Il suo lavoro di Teatro Musicale Il cielo sulla terra, con le scene di Gianni Dessì e la drammaturgia di Giorgio Agamben, è stata eseguito a Stoccarda nel giugno 2006.
Ha registrato per Montaigne Auvidis, col legno, Mode, New Albion, Dischi di Angelica, Ricordi, Stradivarius, Wergo.
Nel 1983 ha fondato e da allora diretto la Rassegna di Nuova Musica di Macerata.
  Giacomo Piermatti ha studiato contrabbasso con Daniele Roccato e Stefano Scodanibbio.
Fortemente attratto dalla musica contemporanea, si è misurato con il repertorio solistico  più significativo del 900 per contrabbasso solo che ha presentato in numerosi festival internazionali.
Ha collaborato con importanti ensemble e gruppi di musica elettroacustica come “Klangforum Wien”, “Ex-novo Ensemble”, “Ensemble Suono Giallo”, “Edison Studio” “Opificio Sonoro”, “GAMO ensemble”. Ha effettuato registrazioni radiofoniche per RadioTre e discografiche per  Wergo, ECM e Parco della Musica Records. 

Francesco Platoni ha studiato contrabbasso con Daniele Roccato e Stefano Scodanibbio. È primo contrabbasso dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI dal 2019 e coniuga all’impegno in orchestra un’intensa attività da camera e solistica. 
Ha collaborato con BBC Symphony Orchestra di Londra, London Philharmonic Orchestra, Orchestra del Teatro La Scala, Filarmonica della Scala di Milano, Orchestre de la Suisse Romande, Orchestra della Svizzera Italiana, Filarmonica di Milano, Orchestra da Camera di Mantova e Orchestra Filarmonica di Torino.  
È membro dell’ensemble di contrabbassi Ludus Gravis, dedito all'esecuzione di repertorio contemporaneo con il quale ha partecipato a concerti per alcuni tra i festival più prestigiosi in Italia (Biennale di Venezia, Rassegna di Nuova Musica di Macerata, Ravenna Festival, Società Aquilana dei Concerti Barattelli, Associazione Alessandro Scarlatti Napoli, Festival AngelicA Bologna, Milano Musica, I Concerti del Quirinale, Stagione Concertistica Auditorium Parco della Musica Roma) e all’estero (GAIDA – Vilnius, Imago Dei – Krems, Music of Changes –  Klaipeda, Musica D’Hoy – Madrid, UNICUM – Lubiana, Borealis – Bergen, Vinterfestuka – Narvik, Suså Festival – Nevsted, Lux Aeterna – Hamburg, Ad Lucem Festival – Riga, Ciclo de Conciertòs de Musica Contemporanea FBBVA – Bilbao). 
 Ha realizzato produzioni radiofoniche per Rai RadioTre, BBC Radio3, Radio CEMAT, RTV Slo e discografiche per ECM, WERGO, Sony e Parco della Musica Records.
È stato docente di contrabbasso presso l’Istituto di Studi Superiori Musicali “V. Bellini” di Catania e presso il Conservatorio di Musica “B. Marcello” di Venezia.
   
 

Informazioni

Quando 
18 Dicembre 2022
POINT (12.4751908 41.9291165)
Contatti 
Email: 
info@musicaperroma.it
Sito web: 
http://www.auditorium.com/evento/omaggio_scodanibbio_f_platoni_g_piermatti-26410.html
Telefono: 
0039 06 80241281
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Location

OMAGGIO A SCODANIBBIO: F.PLATONI/ G.PIERMATTI, Viale Pietro De Coubertin, 30
Viale Pietro De Coubertin, 30
41° 55' 44.8212" N, 12° 28' 30.6876" E

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