LidOdissea è una drammaturgia originale, che prosegue e approfondisce la riflessione sulla società contemporanea già attuata nelle opere precedenti della compagnia. Il lavoro risponde al desiderio di indagare il senso di inquietudine che, come uno spettro, aleggia sull’uomo contemporaneo immerso nella società che lo circonda, e sull’inadeguatezza che il confronto con essa produce in lui.Partendo dal vissuto personale degli artisti, LidOdissea è il risultato di un confronto e incontro con il poema omerico: l’Odissea si è progressivamente trasformata in un sottotesto, dando vita a uno spettacolo in cui lontane eco mitologiche si armonizzano ai racconti del presente. Ulisse, Penelope e Telemaco: una famiglia in vacanza in uno stabilimento balneare, che tra flashback e flashforward rivive e racconta le avventure del viaggio mitologico, trasformandolo in un viaggio interiore alla scoperta dei limiti, delle difficoltà e dei paradossi della società contemporanea.Un viaggio che i tre personaggi, accompagnati dalla figura di un aedo non vedente, intraprendono fuori e dentro di sé, alle prese con uno spazio e un tempo nei quali non riescono a ritrovarsi, immersi in una società che ci vorrebbe ovunque contemporaneamente, sempre più veloci, ma con sempre meno tempo adisposizione.In questo mondo dove l’errore umano è sempre una colpa e i numeri contano più delle parole; dove ogni azione deve essere performante, mirata al raggiungimento di un obiettivo e l’altra faccia della medaglia è sempre e solo il fallimento, i protagonisti rievocano incontri con stravaganti personaggi, episodi esilaranti e tragici, situazioni paradossali e grottesche, alle prese con tutta la loro inadeguatezza nei confronti delmondo contemporaneo.Quattro personaggi che riflettono sul concetto di identità, sul modo di stare al mondo, sull’evoluzione delle relazioni fra esseri umani.
Compagnia Berardi CasolariTesto e regia di Gianfranco Berardi, Gabriella Casolaricon la collaborazione di César Briecon Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Ludovico D’Agostino, Silvia Zaru
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