Lavinia

Un progetto che pone in dialogo la bellezza del Seicento con l’arte contemporanea, per valorizzare un luogo ritrovato della città, la Loggia dei Vini di Villa Borghese, un’elegante padiglione barocco impreziosito da decorazioni e affreschi dove il Cardinale Scipione Borghese intratteneva i suoi ospiti con banchetti e feste conviviali. Rimasta a lungo chiusa al pubblico, la loggia è infatti tornata ad accogliere i visitatori al termine della prima fase di restauri realizzati grazie a una donazione dell’azienda italiana e multinazionale Ghella, specializzata nella costruzione di grandi opere infrastrutturali, con la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina.

Curato da Salvatore Lacagnina, realizzato da Ghella e promosso da Roma Capitale, Assessorato della Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura, il progetto rende omaggio alla “pittora” Lavinia Fontana, la prima artista professionista nella storia dell’arte, i cui dipinti sono presenti nella collezione Borghese dai primi del Seicento. L’iniziativa si rivolge a chiunque passeggi nel parco, dialogando con la loggia e con tutte le fasi di rifacimento e incoraggiandoci a rifllettere sul rapporto tra arte e architettura, arte pubblica e tradizione. 

Nel nuovo programma d’arte contemporanea, lo spazio sarà quindi animato con opere, performance, letture, laboratori e attività didattiche, orchestrate secondo una narrazione unitaria. In questa prima fase, la Loggia dei Vini ospita l’esposizione delle opere site specific degli artisti Ross Birrell & David Harding, Monika Sosnowska, Enzo Cucchi, Gianni Politi, Piero Golia, Virginia Overton, visitabile a ingresso gratuito dal giovedì alla domenica.

Ogni inaugurazione del progetto è associata a un gusto di gelato ideato appositamente per l’occasione, in ricordo dei prelibati sorbetti che venivano serviti insieme ai vini pregiati in questo suggestivo luogo di ricevimenti. Il primo gusto è “arancia ed erba cedrina”.